Uccisa con un martello, il dramma di Alessandra tra denuncia rimasta ‘ferma’ e l’inchiesta avviata dal ministro Cartabia

matteuzzi padovani
Alessandra Matteuzzi e Giovanni Padovani

L’omicidio di Alessandra Matteuzzi per mano del suo ex, il numero dei femminicidi che aumenta in maniera impressionante e poi l’inchiesta avviata dal ministro della Giustizia Marta Cartabia per capire il perché l’ex di Alessandra si sia ritrovato libero di agire benché già denunciato per atti persecutori. 

La storia che arriva da Bologna ha lunghi strascichi. Martedì sera, 23 agosto, Alessandra, di 56 anni, è stata uccisa a botte e martellate sotto casa. Le ha tolto la vita il 27enne Giovanni Padovani, calciatore e modello nato a Senigallia (in provincia di Ancona), che il 29 luglio scorso era stato denunciato proprio da Alessandra per atti persecutori. L’uomo si era rivelato possessivo in modo innaturale, tanto da spingere la donna prima a troncare la relazione e poi a chiedere aiuto ai carabinieri. Ma quella richiesta di aiuto è caduta nel vuoto. Padovani ha portato a compimento la sua follia. Quella notte ha picchiato Alessandro finanche con «una panca in ferro battuto presente sotto l’atrio che scagliava più volte contro». Per la procura la morte di Alessandra è stata premeditata. Padovani è partito da Senigallia in auto, portandosi dietro un martello messo in una zaino. E con quel martello ha colpito la donna più volte. 

«La personalità dell’indagato animato da un irrefrenabile delirio di gelosia e incapace di accettare con serenità il verificarsi di eventi avversi, come la cessazione di un un rapporto per di più caratterizzato da incontri sporadici”, sono una “manifestazione di eccezionale pericolosità e assoluta incontrollabilità», ha scritto il giudice del Tribunale di Bologna nell’ordinanza con la quale ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per Giovanni Padovani, accusato dell’omicidio, aggravato dallo stalking, dell’ex fidanzata Alessandra Matteuzzi. Il controllo che Giovanni Padovani esercitava su Alessandra era “ossessivo”, come ha spiegato il legale della sorella della vittima, Giampiero Barile. La teneva «sotto scacco a distanza», con la richiesta pressante di foto e video, più volte al giorno, del luogo in cui si trovava e delle persone che frequentava. Un video ogni dieci minuti, da inviare su WhatsApp e dove fosse ben visibile l’orario e il luogo in cui si trovava. La richiesta era arrivata perché sospettava dei tradimenti: se Alessandra non rispondeva alle telefonate, raccontò la donna ai carabinieri, o se il video tardava arrivavano scenate. Il Gip, nel descrivere sempre la personalità di Padovani, parla anche di “intensità del delirio maniacale” e le sue condotte, con appostamenti e continue chiamate, “cagionavano un perdurante e grave stato di ansia e di paura” in Alessandra, al punto che la costringevano ad alterare le proprie abitudini di vita. 

Ma perché dal giorno della denuncia sporta ai carabinieri sono al giorno dell’omicidio, nessun provvedimento è stato preso nei confronti di Padovani da parte dell’autorità giudiziaria? A questa domanda dovranno dare risposta gli ispettori inviata a Bologna dal Guardasigilli Marta Cartabia. In un’intervista al Corriere della Sera, il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, difende l’operato dei ‘suoi’ evidenziando che «l’esito infausto nessuno lo poteva, ragionevolmente, prevedere» «I fatti ci lasciano sconcertati, ma noi abbiamo fatto tutto con impegno e celerità – ha detto nell’intervista – la denuncia è stata immediatamente iscritta e assegnata a una collega che, pur essendo in ferie, ha fatto partire gli accertamenti per i riscontri. La denuncia, va chiarito, evocava episodi di stalking semplicemente molesto». Sul tema è intervenuto anche il presidente dell’Unione Camere penali, Gian Domenico Caiazza: «Immaginare che per ciascuna delle migliaia di denunce per stalking possa seguire una reazione del sistema giudiziario idoneo a prevenire esiti omicidiari (per fortuna percentualmente marginali, come è ovvio) è semplicemente una insensata illusione».

sabato, 27 Agosto 2022 - 08:30
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