La partita negata ai disabili, scoppia il caso Napoli-Ajax. Tra indifferenza e omissioni, il vuoto della legge


Nel vuoto della legge sprofonda la solidarietà, e vince sempre l’indifferenza. Come in queste storie di denuncia: lo stadio negato a Napoli per i disabili, ma chissà in quanti altri posti accade, in assenza di una normativa. Il teatro delle vicende, intrecciate tra loro, è il Maradona di Fuorigrotta, nell’ultimo turno di Champions League. Sul web circola il video di tre tifosi azzurri disabili, tutti in carrozzina allo stadio per Napoli-Ajax. A riprenderli col telefonino è uno degli accompagnatori. Sono nella zona di accesso alla curva A, impossibilitati a vedere il match. I posti riservati ai disabili, infatti, sono ostruiti da persone in piedi, nella calca del settore. Sarebbero dovuti intervenire gli steward, per consentire la visuale, ma non l’hanno fatto. Il video è diventato virale, e anche il Comune, proprietario dell’impianto, se n’è accorto. Palazzo San Giacomo si è fatto sentire col Napoli, concessionario dello stadio. La richiesta è di provvedere, per evitare il ripetersi di questi episodi. Il Calcio Napoli, in via informale, ha replicato che gli steward – dipendenti di una ditta esterna, fornitrice del club – avrebbero tentato di far sedere chi si alzava, ma senza riuscirvi.

Ma non c’è stato solo questo, a turbare la trionfale serata europea del Napoli, vincitore per 4-2. «Abbiamo visto un video che ritrae un uomo senza una gamba costretto a lasciare la sua stampella e a proseguire verso il suo posto allo stadio aggrappato a un amico poiché, a suo dire, secondo gli steward la sua stampella poteva essere utilizzata come arma». A renderlo noto è l’associazione “La Battaglia di Andrea”, con sede ad Afragola, nel Napoletano, che si batte per i diritti dei diversamente abili. Si tratta di immagini pubblicate su Tik Tok. Nel video, il giovane disabile afferma: «12 ottobre 2022, Napoli-Ajax, gli steward del Napoli non mi hanno permesso di entrare con le stampelle, perché dicono, potrebbero rubarmi le stampelle e fare una rissa… mi hanno costretto ad entrare nella Curva B così, accompagnato dai miei amici fortunatamente… è normale una cosa del genere?».

Lo sconcerto del ragazzo si infrange sul muro del disinteresse generale. In Italia non esiste una normativa in materia. Nessuna legge impone ai club calcistici l’ingresso gratuito o avvantaggiato per gli invalidi, o disciplina le modalità di accesso negli stadi. Per le agevolazioni ai disabili, ogni società si regola come crede. Esiste, invece, un decreto ministeriale sulle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi. Con esso, vengono definiti i criteri per accogliere i disabili nella massima sicurezza. Ma è troppo poco.

sabato, 15 Ottobre 2022 - 20:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA