Punito per un test copiato, Claudio suicida a 17 anni nel college americano: i genitori fanno causa alla scuola

Claudio Mandia
Claudio Mandia

Claudio Mandia stava realizzando i suoi sogni di adolescente brillante in un college americano. Lì però ha incontrato un destino tragico e inappellabile. Studente 17enne partito da Battipaglia (Salerno) per frequentare la prestigiosa EF Academy di New York, si è ucciso dopo essere stato espulso.

Una storia su cui i genitori Mauro ed Elisabetta chiedono sia fatta completa chiarezza. Per questo hanno dato mandato a un legale per far causa al college annunciando un’azione legale civile presso la Corte suprema della contea di Westchester. I Mandia, riferisce l’Ansa, accusano il direttore della scuola Vladimir Kuskovski, il dean Wayne Walton, la psicologa Chelsea Lovece e la ‘counsellor’ Jenna Korn di comportamento inumano e gravissime negligenze che avrebbero indotto il loro ragazzo al suicidio.

«Mentre era studente alla EF Academy, un istituto di istruzione privata nella contea di Westchester, Claudio ha sofferto orribilmente per quattro giorni prima di morire suicida – si legge nell’atto legale illustrato all’agenzia Ansa dall’avvocato Bochetto in cui si ricorda che il ragazzo era stato messo sotto chiave dopo esser stato espulso per aver copiato un compito di matematica. In una conferenza stampa a White Plains, l’avvocato ha spiegato che la causa servirà a puntare i riflettori «sull’assenza di vigilanza sulle ‘boarding school’ private nello Stato di New York da parte del suo Board of Education.

L’obiettivo della famiglia è di arrivare all’emanazione di una Claudio’s Law, cioè di una legge dello stato di New York che tuteli i giovani nelle condizioni di Claudio.

Al fianco delle famiglia Mandia anche il consolato d’Italia con il console Fabrizio Di Michele  Il Console Generale d’Italia a New York Fabrizio di Michele: «La Farnesina, attraverso il Consolato, ha seguito la tragica vicenda di Claudio fin dal primo giorno, assistendo i genitori che hanno appreso della sua morte all’atterraggio a New York. Anche oggi, nel rispetto delle prerogative della magistratura americana, continuiamo ad adoperarci affinché si possa stabilire la verità su questo fatto così tragico».

La fin e di Claudio è stata un fulmine a ciel sereno per la famiglia; aveva già frequentato con brillanti risultati il primo anno, tant’è che la sorella minore aveva deciso di seguire le sue orme e iscriversi nella stessa accademia. Entrambi erano tornati a casa per le vacanze di Natale, lui era però tornato in ritardo perché aveva preso il Covid. Rientrato sul campus, in ritardo sui programmi, aveva appreso della morte di un parente a cui era molto legato: per questo si era rivolto alla psicologa della scuola. «EF Academy sapeva che il 2022 per lui era iniziato in modo difficile e che era sotto grave stress» ha spiegato Bochetto. Sotto pressione per i voti, il ragazzo si era fatto aiutare da un amico per completare un test: la colpa che lo ha portato all’espulsione e all’isolamento.

Quattro giorni in isolamento con l’unica interruzione il giorno prima dell’arrivo dei genitorim quando vide alcuni amici per salutarli; proprio questi avrebbero notato dei segni sul collo di Claudio, che forse aveva già provato a farla finita.  

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mercoledì, 2 Novembre 2022 - 08:21
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