Euro contraffatti, rete legata alla camorra ha inondato l’Ue: suo il 25% di banconote false

di Giorgio Pari

Il 25% di tutte le banconote in euro contraffatte, dalla nascita della moneta unica, è stato prodotto da una rete criminale legata alla camorra. A dirlo è il report “L’altra faccia della medaglia: un’analisi della criminalità finanziaria ed economica nell’Ue”, redatto dall’Europol, l’ufficio europeo di polizia. «Sebbene sia aumentato negli ultimi cinque anni il numero di monete in euro contraffatte – si legge nel documento -, la minaccia di questo crimine è diminuita negli ultimi due anni nell’Ue, poiché la pandemia Covid-19 ha portato a un aumento dei pagamenti senza contanti pagamenti senza contanti».

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Le reti criminali coinvolte nella contraffazione monetaria provengono sia da Paesi dell’Unione Europea che da Paesi terzi. Quale caso più eclatante, il rapporto cita un’organizzazione di origine campana. «Si ritiene che una rete criminale abbia prodotto e distribuito un totale di oltre tre milioni di banconote false – afferma l’Europol – per un valore nominale complessivo di oltre 233 milioni di euro. Questo rappresenta un quarto di tutte le banconote in euro contraffatte individuate in circolazione dall’introduzione dell’euro». Una quantità sterminata di denaro falso, in sostanza. L’indagine ha portato alla luce collegamenti con un gruppo camorristico. Europol rimanda a quanto avvenuto il 15 luglio 2020. Quel giorno fu messo a segno «forse il più grande arresto di falsari di banconote mai avvenuto nella storia dell’euro».

La rete criminale smantellata in Italia, infatti, si stima avesse prodotto il 25% di tutte le banconote in euro contraffatte in circolazione. L’operazione coinvolse le forze di polizia di Italia, Belgio e Francia, con il sostegno di Europol, con azioni simultanee nei rispettivi paesi. I Carabinieri, con l’Unità specializzata per la lotta alla contraffazione monetaria, arrestarono 44 indagati, sequestrando in Italia beni per un valore di 8 milioni di euro. Nel dettaglio si trattava di 50 appartamenti, 8 locali commerciali, 2 aziende agricole, 10 aziende operanti in vari settori, 12 veicoli, una lussuosa imbarcazione e 22 conti bancari. Le indagini iniziarono nell’ottobre 2017, con il sequestro di banconote da 50 euro in provincia di Benevento.

Nel febbraio 2018 a Napoli, le indagini preliminari condussero al sequestro di quasi 450.000 banconote false da 50 e 100 euro, per un valore nominale complessivo di 41 milioni di euro, rinvenute nascoste in botti. Nel luglio successivo, in Lombardia, fu scoperta anche una zecca illegale di monete da 50 centesimi di euro. Si ritiene che la rete criminale abbia distribuito, negli anni, più di tre milioni di banconote contraffatte. Il valore nominale dei soldi falsi è stratosferico: oltre 233 milioni di euro. Vale a dire un quarto di tutte le banconote in euro contraffatte, rilevate in circolazione dall’introduzione dell’euro.

lunedì, 11 Settembre 2023 - 19:30
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