Trapani, turista denunciò stupro di gruppo: a processo ascoltati i carabinieri. Il legale di lei: «Creare cultura del rispetto»

violenza donne

I primi a salire sul banco dei testimoni sono stati i carabinieri che nel luglio 2022 intervennero a seguito della denuncia di stupro da parte di una turista finlandese.

Nei giorni scorsi si è aperto dinanzi ai giudici del Tribunale di Trapani il processo a carico di quattro agrigentini contro i quali la finlandese ha puntato l’indice sin dal primo momento. I fatti contestati si sarebbero verificati in un residence vicino al lungomare Dante Alighieri di Trapani. L’allora 27enne, che si trovava in Sicilia per vacanza, ha riferito di avere conosciuto i quattro giovani in un locale dove si era recata con tre amiche. A un certo punto della serata le amiche della finlandese hanno fatto rientro nel loro alloggio mentre la 27enne si è intrattenuta coi quattro ragazzi. A questo punto la giovane, costretta a bere alcolici e dunque ubriaca, ha riferito di essere stata trascinata all’interno di un appartamento del residence, dove alloggiava uno degli imputati, e di essere stata abusata dal gruppo.

Tornata nell’alloggio, ha raccontato tutto ad un’amica e ha poi chiamato i carabinieri che hanno avviato le indagini delle quali è stato reso conto nell’udienza di apertura del processo. La 27enne si è costituita parte civile nel processo, assistita dall’avvocato Nicola Pellegrino del Foro di Napoli. «Il processo in corso è cruciale affinché prevalga la giustizia e per dare voce alla vittima, che ha affrontato con coraggio la difficile fase giudiziaria che mira a fare luce sull’orrore subito – ha dichiarato l’avvocato Pellegrino -. Occorre una maggiore consapevolezza e un’azione più incisiva da parte della società per contrastare efficacemente il fenomeno della violenza sulle donne che rappresenta un problema sociale persistente e richiede un impegno congiunto per la sua eradicazione». «L’udienza – ha precisato Pellegrino – è stata caratterizzata da un’intensa riflessione sulla necessità di creare una società che condanni inequivocabilmente tali atti in cui le vittime di stupro si sentano supportate nel denunciare. Serve creare una nuova cultura del rispetto e protezione nei confronti delle donne. Il nostro sistema giudiziario deve garantire che le vittime di violenza sessuale vengano ascoltate, credute e che giustizia venga fatta».

Si torna in aula il prossimo 25 marzo.

mercoledì, 14 Febbraio 2024 - 20:00
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