Domenico Brescia, l’imprenditore trentenne che oggi siede in Consiglio comunale a Napoli, cambia ancora casacca. Dopo il lancio con Forza Italia benedetto da Fulvio Martusciello e il successivo passaggio a Italia viva, Brescia si sposta nuovamente verso destra e abbraccia la bandiera del Carroccio. A dare notizia della sua adesione alla Lega è proprio il partito di via Bellerio, che sta cercando di mettere insieme “voti” in vista delle imminenti elezioni europee. E Brescia ha all’attivo un risultato elettorale personale di tutto rispetto: alle Comunali di Napoli che lo hanno portato in Consiglio, ha ottenuto 3700 preferenze.
Soddisfatto Matteo Salvini: «L’ingresso di Domenico conferma che abbiamo un progetto serio e credibile. Siamo determinati a crescere da Sud a Nord, anche grazie ai risultati di buon governo della Lega, sia sui territori che a livello nazionale». Quanto a Brescia, l’imprenditore si dice «contento di avviare e aderire a un progetto che valorizza il territorio e la classe dirigente. Voglio essere uno dei protagonisti per la crescita della Lega in Campania».
Sino a poche settimane fa Brescia ha ricoperto l’incarico di coordinatore cittadino in Italia viva: aveva aderito ai renziani nel giugno dello scorso anno, guadagnando poi una posizione di responsabilità nel partito locale che ha molte difficoltà organizzative e anche di presenza sul territorio. Ma il matrimonio è durato poco. Brescia ha anticipato di fatto il divorzio nelle scorse settimane quando è scoppiato il caso di Barbara Preziosi: l’imprenditrice, oggi esponente di Azione-Per ma fino a poco tempo fa coordinatrice provinciale di Italia viva, si è vista revocare la delega di assessore alla I Municipalità con metodi che non sono piaciuti ad Azione-Per. Ne è nata una polemica tra Carlo Calenda e il neo referente degli Enti locali di Iv, Armando Cesaro (indicato come l’artefice del defenestramento di Preziosi), e la denuncia di Cesaro nei confronti di Calenda che finirà in Tribunale. In questa polemica Brescia si è sfilato dall’incarico contestando la manovra del suo partito ai danni di Barbara Preziosi. Era l’inizio dell’addio di Brescia. Un addio che la senatrice di Iv Raffaella Paita aveva anche cercato di evitare. Oggi però è arrivata la conferma ufficiale: Brescia, con una nuova piroette, cambia ancora partito. Chissà, stavolta, quanto durerà la sua permanenza in casa del Carroccio.
giovedì, 4 Aprile 2024 - 22:46
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