Giustizia civile, l’Uncc presenta a Bonafede il suo piano ‘straordinario’: sezioni stralcio e interventi sui compensi e processo

Tribunale aula

L’Unione Nazionale delle Camere Civili, l’associazione maggiormente rappresentativa degli avvocati civilisti italiani, ha sottoposto al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede alcune proposte per un piano straordinario per la giustizia, con l’obiettivo di rendere il sistema giudiziario più conforme alle esigenze di cittadini e imprese.

«L’attuale scenario, profondamente condizionato dalle conseguenze della pandemia, impone infatti una riforma profonda, organica e complessiva del sistema giudiziario: una necessità non solo per uscire dalla crisi, ma anche per rispondere alle richieste dell’Unione europea, che ha subordinato l’erogazione del Recovery Fund a un piano di riforme che rendano più efficiente il Paese, e in particolare a una riforma della giustizia», si legge in un comunicato dell’Uncc. «Questo piano straordinario non dovrà essere l’ennesima riforma a costo zero – aggiunge l’associazione – Proprio grazie all’aiuto dell’Europa, infatti, l’Italia avrà a disposizione risorse adeguate da investire senza remore nel sistema-giustizia. Si tratta di un’occasione unica, che il Paese non può permettersi di sprecare». 

Tra le proposte avanzate vi sono quelle di: rendere operativo l’Ufficio del processo, destinato ad alleggerire il carico di arretrato che grava sui Tribunali italiani, dotandolo di assistenti di studio che dovranno essere qualificati e remunerati, anche grazie alle risorse europee; istituire Sezioni stralcio presso gli Uffici giudiziari più oberati, prevedendo che esse decidano in composizione collegiale, siano presiedute da un magistrato in pensione o da un avvocato cassazionista, si occupino di materie specifiche, individuate per blocchi, con esclusione delle cause già istruite o pronte per la decisione; rendere effettivamente obbligatoria la decisione immediata di tutte quelle cause che non richiedono alcuna attività istruttoria; intervenire sui compensi, imponendo il rispetto dei parametri per i committenti seriali, al fine di impedire che ingolfino i ruoli dei Tribunali grazie ai costi irrisori, e valorizzare le fasi introduttive del giudizio rispetto a quella della decisione, per agevolare una rapida definizione.

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venerdì, 25 Settembre 2020 - 11:38
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