Rissa in Tribunale, toghe ‘nere’ di rabbia “Che vergogna la lite tra due civilisti” Gli sfottò dei clienti degli avvocati

Tribunale di Napoli
di Manuela Galletta

“Che vergogna, come siamo caduti in basso”. Gli avvocati più anziani scuotono la testa. Quelli più giovani sorridono, ma di un sorriso mesto. Ieri mattina al Tribunale di Napoli due avvocati civilisti sono stati protagonisti di una lite sfociata nella rissa. Il più giovane dei due, S.L., di quarant’anni, ha preso a schiaffi quello più anziano, L.G. che di anni ne ha una sessantina, nel bel mezzo di un acceso diverbio che aveva già richiamato l’attenzione dei legali che si trovavano in corridoio e nel bar. “E’ assurdo, inconcepibile. Quello che è accaduto lede la nostra immagine”, è il commento che si trascina per tutta la giornata di ieri. E a riprova che l’episodio abbia gettato schizzi di fango sulla categoria c’è il messaggio telefonico che un avvocato s’è visto recapitare poco dopo il fatto da un suo cliente: nell’sms si sintetizzava la vicenda accompagnata da un’emoticon con le lacrime. “Confesso, mi sono sentito in imbarazzo”, dice il legale. Già, imbarazzo e rabbia. E’ stato necessario l’intervento degli agenti del locale presidio di polizia per far calare il sipario sulla rissa, ma non sulle polemiche che ne sono scaturite. Anche perché uno dei due avvocati coinvolti, quello più giovane, è già da tempo al centro di malumori e proteste da parte di altri colleghi soprattutto per il suo modo di porsi nei confronti dei colleghi e di apostrofarli quando si tratta di discutere di tematiche delicate per la professione, come la cassa forense.

Di certo c’è che sulla vicenda verrà aperto un procedimento disciplinare. Lo invocano con forza numerosi avvocati che hanno assistito alla scena o che della scena hanno saputo poco dopo tramite il passaparola. Lo chiede anche il neo presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Maurizio Bianco, che in una nota stampa ha “stigmatizzato con forza l’episodio”. “Esso appare gravemente lesivo dell’onorabilità e del decoro che si richiede alla classe forense. Dopo aver assunto sommarie informazioni, ho ritenuto di avviare immediatamente il procedimento per consentire al Consiglio Distrettuale di Disciplina una celere e rigorosa valutazione dei comportamenti posti in essere”, ha commentato. Resta, infine, da vedere se ci saranno strascichi penali, considerato che in questa storia c’è un aggredito – che potrebbe decidere di non sporgere denuncia – e un 40enne che ha alzato le mani non solo verso una persona più anziana ma anche in luogo simbolo della correttezza.

venerdì, 9 Febbraio 2018 - 01:50
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