«Commissione d’inchiesta inutile, danno per 331mila euro», l’accusa mossa a 34 politici della Regione Campania

Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania

Una commissione speciale d’inchiesta ritenuta ‘inutile’. Ché, in buona sostanza, era un doppione di altre strutture interne ed esterne al Consiglio Regionale della Campania. La procura presso la Corte dei Conti della Campania giudica così l’istituzione della commissione speciale d’inchiesta deputata al controllo sulle società partecipate che fu costituita il 9 dicembre del 2015. E conclude sostenendo che l’istituzione di quella commissione ha creato un danno all’Erario per un ammontare di quasi 332mila euro.

E’ quanto si legge nell’invito a dedurre che i finanzieri hanno notificato a 34 politici della Regione Campania; esclusi dall’elenco gli esponenti del Movimento Cinque Stelle che con l’esposto presentato nel maggio del 2017 hanno dato il via all’inchiesta. Tra i destinatari dell’atto ci sono anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mario Casillo, gli esponenti del Pd Stefano Graziano e Lello Topo. Anche sul fronte del centrodestra non mancano i nomi: tra i destinatari dell’invito a dedurre ci sono Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia, e Stefano Caldoro.

Per la procura della Corte di Conti c’è «responsabilità amministrativa in capo ai consiglieri regionali che hanno ripetutamente votato per l’istituzione e la proroga di una commissione speciale d’inchiesta costituente un inutile doppione rispetto ad altre strutture interne ed esterne al consiglio regionale della Campania che ha prodotto una semplice relazione descrittiva dello stato della situazione a tempo ampiamente scaduto, provocando un aggravio di costi per la collettività di 331mila euro». (seguiranno aggiornamenti, e sul quotidiano digitale di domani – accessibile a pagamento – sarà disponibile un approfondimento sulla vicenda). 

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martedì, 9 Luglio 2019 - 17:21
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