Esodo di Ferragosto, tra traffico intenso e l’operazione ‘Spiagge sicure’: Salvini rivendica la lotta agli ambulanti

Matteo Salvini (foto Kontrolab)

L’esodo per le vacanze estive è cominciato stamattina. Con le immancabili code nei ‘nodi’ autostradali che portano alle più ambite località di mare. Per raggiungere la Sicilia, sono state stimate tre ore di attesa per riuscire ad imbarcarsi a villa San Giovanni sul traghetto che arriva a Messina. Lunghe code si sono registrate già dalle prime ore di oggi nel Nord-Est per chi è diretto in Croazia. Un fiume di auto, caravan e roulottes che, ordinatamente, si snoda praticamente senza soluzione di continuità da Venezia fino a Trieste per poi proseguire oltreconfine. Proprio nell’ora di pranzo, invece, si sta intensificando il traffico al traforo del Monte Bianco, dove dall’Italia verso Francia si registra un’ora di attesa. Nella direzione opposta (in entrata in Italia) la coda è di 45 minuti. Nessun disagio viene al momento segnalato sull’Autostrada A5 del Monte Bianco.
Ma, solito traffico a parte, questo inizio di ‘vacanze’ sarà anche l’occasione per poter testare l’operazione ‘Spiagge sicure’ che il ministero dell’Interno, nonché vicepremier, Matteo Salvini ha voluto con forza. Cinquantaquattro comuni in tutta Italia, quelli balneari per intenderci, hanno beneficiato di fondi allo scopo di predisporre misure ad hoc di vigilanza sulle spiagge per contrastare il fenomeno dei venditori ambulanti. Non a caso anche oggi in un’intervista al Giornale Radio Rai, Matteo Salvini ci ha tenuto a rivendicare l’importanza dell’azione di contrasto agli ambulanti. «Sull’operazione spiagge sicure non si scherza», ha detto. E poi ha snocciolato i dati dei primi controlli che sono stati effettuati: «Abbiamo controllato più di mille persone, coinvolto più di cinquanta Comuni da Nord a Sud, sequestrato merce contraffatta per 100.000 euro, dato lavoro a quasi 200 persone». Salvini ha poi specificato che la lotta agli abusivi è di riflesso anche una lotta ai più strutturati sistemi criminali. «Vendere e acquistare merce contraffatta vuol dire aiutare le mafie, non si aiuta questo o quel poveretto comprando la borsetta, il foulard o il braccialetto, ma si aiuta la criminalità», ha concluso.

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sabato, 11 Agosto 2018 - 13:06
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