Bimba di 22 mesi picchiata dal patrigno Ricoverata in gravi condizioni al Bambino Gesù di Roma: segni di morsi sul corpo

Ambulanza

Una bambina di appena 22 mesi è stata picchiata dal compagno della madre e ridotta in gravi condizioni. La piccola è stata accompagnata dalla mamma, ieri sera alle 21.30, all’ospedale di Genzano (vicino Roma) con un ematoma celebrale. Presentava varie ecchimosi sul volto e segni di morsi. I medici, sospettando una violenza familiare, hanno come da prassi allertato la polizia. Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di Genzano, ai quali la mdnna ha riferito che la figlia era stata ridotta così dal compagno, poco prima. Nella notte è stata trasferita al Bambino Gesù di Roma. Secondo quanto si è appreso, la bimba è in coma indotto e in prognosi riservata in terapia intensiva all’ospedale pediatrico e sarebbe in pericolo di vita.

L’uomo, un 24enne di Genzano, è stato così rintracciato nella casa dove vivono e arrestato per tentato omicidio. A quanto ricostruito il 24enne era da solo in casa con in quattro figli della donna, tra cui la bimba e la sua gemellina, quando si è scagliato contro la bambina. Il 24enne ha anche provato a giustificarsi: «E’ stato un raptus. Non volevo…». La coppia conviveva da due mesi e sembra che già in passato la bambina avesse subito percosse. Quando la madre è rientrata a casa e ha visto la figlia in gravi condizioni l’ha presa e l’ha portata all’ospedale.

Nemmeno un mese fa a Cardito, il 27 gennaio, Tony Sessoubti Badre ha massacrato di botte il figlio della compagna. Il piccolo Giuseppe (di soli 7 anni) ucciso perché, giocando insieme alla sorellina, aveva rotto involontariamente un lettino appena acquistato. Qualche giorno dopo Tony Brade, 24enne di origini tunisine nato e cresciuto in Italia, confesserà l’assurdo delitto nel corso di un interrogatorio.

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giovedì, 14 Febbraio 2019 - 19:17
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