Avrebbe agevolato Casalesi,
chiesta la condanna a 3 anni
e 6 mesi per l’ex ministro Landolfi

Mario Landolfi
L'ex ministro Mario Landolfi

Tre anni e sei mesi. E’ questa la richiesta di condanna da parte del pm della Direzione distrettuale antimafia, Simona Belluccio, per l’ex ministro delle Telecomunicazioni, Mario Landolfi. Nell’aula del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, infatti, si è tenuta la requisitoria del pubblico ministero con la richiesta di condanna. Landolfi è imputato per corruzione con l’aggravante del metodo mafioso. Il processo all’ex ministro è una costola del procedimento Eco4 a carico dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino, conclusosi in primo grado con la condanna a nove anni per concorso esterno.

Un’indagine sulla gestione, ritenuta politica-mafiosa, del Consorzio comunale dei rifiuti Caserta4 (Ce4), che gestiva la raccolta in una ventina di comuni del casertano mediante il suo braccio privato, l’azienda Eco4, ritenuta impresa mafiosa in quanto in mano agli imprenditori Sergio e Michele Orsi. A Landolfi viene contestato un singolo fatto avvenuto nel 2004 a Mondragone, quando avrebbe fatto dimettere il consigliere comunale di opposizione Massimo Romano per far entrare in Consiglio una persona che avrebbe aiutato l’allora sindaco Ugo Conte, di centro-destra, a tenere la maggioranza; queste manovre avvennero a un mese dalle elezioni comunali e servirono a non far cambiare maggioranza nel Ce4, facendo in modo, per la Dda, che i clan di camorra potessero continuare a gestirlo tramite il centro-destra. Il pm ha chiesto l’assoluzione «per non aver commesso il fatto» per l’altro reato contestato, quello di favoreggiamento. Si ritornerà in aula il 30 settembre per la discussione degli avvocati di Landolfi.

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lunedì, 10 Giugno 2019 - 18:07
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