Sea Watch3, arrestato capitano della ong Per attraccare a Lampedusa ha speronato motovedetta della Guardia di Finanza

Sea Watch3 Carola Rackete
Carola Rackete, il capitano Sea Watch3

Carola Rackete, il capitano della Sea Watch3 che ha forzato volutamente il divieto di approdo a Lampedusa per consentire ai 42 migranti a bordo di toccare terra, è stata arrestata. Come era prevedibile. Ché al codice penale non si può derogare in base alle simpatie né tantomeno al movente della condotta. Nè si può ignorare che, per forzare il blocco, il capitano della Sea Watch ha sperando una motovedetta della Guardia di Finanza nel tentativo di raggiungere la banchina.

I finanzieri l’hanno portata via sotto i flash dei fotografi. La procura di Agrigento ha disposto per lei gli arresti domiciliari per la violazione degli articoli 1100 del codice della navigazione, che sanziona con la pena massima di 10 anni chi fa violenza o resistenza a una nave da guerra, e il tentato naufragio, previsto dagli articoli 110 e 428 del codice penale, e sanzionato con la pena massima di 12 anni. «Le ragioni umanitarie non possono giustificare atti di inammissibile violenza nei confronti di chi in divisa lavora in mare per la sicurezza di tutti», ha commentato il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio. Il riferimento è allo speronamento della motovedetta della Fiamme gialle. L’Adnkronos, a tal proposito, ha raccolto le dichiarazioni di alcuni finanzieri: «Abbiamo rischiato di morire schiacciati da un bestione di 600 tonnellate, sono stati momenti di puro terrore nella notte. Dicono di salvare vite umane e poi rischiano di ammazzare uomini dello Stato. Da parte del Comandante è stata un’azione Criminale. Punto». L’azione è durata circa cinque minuti. «E stata un’azione criminale – riporta sempre l’Adnkronos citando fonti della Finanza – la motovedetta è rimasta schiacciata sulla banchina. Se ci fosse stato maestrale come questa mattina sarebbe stata una tragedia. Non sappiamo come sarebbe finita. I ragazzi hanno rischiato di morire».

Il capitano ha indicato un’abitazione a Lampedusa dove resterà sottoposta ai domiciliari. Entro 48 ore la Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, dovrà chiedere al gip la convalida dell’arresto. Il giudice delle indagini preliminari ha altre 48 ore per fissare l’udienza, che si terrà ad Agrigento, in cui si dovrà decidere se convalidare o meno il provvedimento. La procura, nelle prossime ore, valuterà anche se ci sono profili di reato nella condotta dell’equipaggio della nave. Nessuna responsabilità è invece configurabile per i parlamentari del Pd che sono a bordo della Sea Watch.

L’arresto del capitano della Sea Watch3, nave che batte bandiera olandese, ha inevitabilmente innescato una raffica di commenti, anche stavolta divisi tra sostenitori e oppositori del capitano. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, con il suo solito ruvido linguaggio (che fa tanto presa sulla pancia del paese), ha commentato su Facebook: «Comandante fuorilegge arrestata. Nave pirata sequestrata. Maxi multa alla Ong straniera. Immigrati tutti distribuiti in altri Paesi europei. Missione compiuta». E in un post scriptum ha aggiunto: «Vergogna per il silenzio del governo olandese (l’Olanda infatti si è rifiutata di accogliere i migranti, ndr). Tristezza per i parlamentari italiani a bordo di una nave che non ha rispettato le leggi italiane, attaccando addirittura una motovedetta delle nostre Forze dell’ordine. Giustizia è fatta». Sul fronte dei sostenitori del capitano, citiamo per tutti (cambiano le parole ma la sostanza è la stessa) Matteo Orfini, il parlamentare del Pd che su Twitter ha replicato a Salvini: «A mettere a rischio la sicurezza di migranti, forze dell’ordine ed equipaggio è stata la scelta di Matteo Salvini di lasciare 16 giorni in mezzo al mare una barca che aveva bisogno di un porto sicuro. Un ministro sequestratore che non va a processo solo perché si fa salvare dal Parlamento». Si mantiene invece sul filo dell’equilibrio il premier Giuseppe Conte che, in conferenza stampa dal G20 di Osaka, commenta: «Non voglio sostituirmi alla magistratura. Non spetta a me formulare giudizi. A me spetta il compito di far applicare le leggi e richiamarne tutti quanti al rispetto».

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sabato, 29 Giugno 2019 - 10:06
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