Guerra totale nei Cinque Stelle, Gianluigi Paragone minaccia di ricorrere alla giustizia dopo l’espulsione dal Movimento

messaggio Paragone espulso
Il messaggio di Paragone dopo l'espulsione

E’ pronto a ricorrere alla giustizia ordinaria, l’ormai ex pentastellato Gianluigi Paragone. Il giornalista, espulso mercoledì con una decisione del collegio dei probiviri del Movimento Cinque Stelle, ha utilizzato il solito mezzo di facebook (un video di circa quattro minuti) per scagliarsi contro i ‘saggi’ che hanno decretato la sua uscita dal partito («Sono signori del nulla, non sono saggi, volevano solo liberarsi di un rompicoglioni») e, senza mai citarlo direttamente, contro Luigi Di Maio definito «capo del nulla» e «grigio capetto».

Paragone, usando toni veementi, difende la propria posizione: «Sono stato sbattuto fuori da persone che si arrogano un diritto a prescindere dalla correttezza delle norme. Prima del mio c’erano altri casi da discutere, ma io sono un Savonarola e vado fatto fuori».

Poi annuncia che farà ricorso «anche alla giustizia ordinaria» per difendere la propria appartenenza al Movimento e costringere chi lo ha espulso a «chiedere scusa e dirmi rientra». Un’arringa rabbiosa che punta il dito contro le scelte di Di Maio: «Essere anti sistema significa contrastare i signori di Eni, di Enel e recuperare i loro profitti per gli italiani. Non si può minacciare la revoca delle concessioni ad Autostrada ed il giorno dopo chiamare i Benetton per far acquistare Alitalia. Non si possono continuare a subire ingiustizie da Bruxelles. Io continuerò a predicare un programma elettorale che per me è ancora valido».

Nessuna risposta diretta da parte del capo politico dei Cinque Stelle Di Maio, ma la reazione alle uscite di Paragone si legge tra le righe del suo ultimo post su Facebook: «In appena 20 mesi abbiamo già approvato 40 provvedimenti. Niente male per un Movimento per la prima volta al Governo, no?»

«Qualcuno dice che non contano i numeri, ma la qualità. Sono pronto a confrontarmi anche su quello. Le nostre leggi vanno sostenute e difese, perché sono diretta espressione dei cittadini. E’ in questo modo che difendiamo i principi e i valori del Movimento».

La sfida interna al Movimento, insomma, continua a anche dopo l’espulsione.

Leggi anche:
– 
Lancia botti di Capodanno dal terrazzo ferendo un vicino e la figlia piccola, 45enne denunciato a Torre del Greco 
– Bufera sul concerto di Clementino a Nocera: «Vi benedico in nome della canna» Aperta inchiesta sulle parole del rapper
– Napoli, sfrecciano ad alta velocità e puntano la pistola contro gli agenti: presi
– Udine, 30enne denuncia: «Io, violentata in strada a Capodanno». Indagini in corso
– Milano, operaio cade mentre effettuava dei lavori: è in gravi condizioni
– Giustizia tributaria, anche i commercialisti contro il progetto riformatore di Conte: «Così sì minerà il giusto processo»
– Gaia e Camilla, interrogatorio di garanzia per Pietro Genovese: il giovane è ai domiciliari per omicidio stradale

venerdì, 3 Gennaio 2020 - 08:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA