Scomparsa a Genova, Miriam ritrovata morta nella sua auto: era perseguitata da uno stalker

Miriam Vera

Miriam Vera è stata ritrovata morta all’interno della sua Volkswagen Poli nei pressi di Torriglia, a pochi chilometri da Genova. Il corpo della donna è stato ritrovato da un escursionista che stava attraversando i boschi. Una scena raccapricciante, quella apparsa agli occhi dell’uomo. Miriam era seduta sul sedile con un sacchetto di plastica intorno alla testa. Nell’auto era stato introdotto anche un tubo collegato all’impianto di scarico dell’auto. Non si sa ancora cosa sia successo e il procuratore Patrizia Petruzziello indagherà sulle possibili piste.

La donna, di 45 anni, era scomparsa da Genova (dove risiedeva insieme alla madre) lo scorso 27 gennaio. Stava seguendo un corso per prepararsi all’esame di operatore socio sanitario e la mattina della scomparsa avrebbe dovuto seguire una lezione al porto di Genova, ma non si è mai presentata.

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La 45enne, ex istruttrice di nuoto, si era trasferita nel capoluogo ligure dopo aver vissuto a lungo con il suo ex compagno. Secondo alcuni conoscenti a Genova avrebbe instaurato una relazione con un uomo per qualche tempo e che si sarebbe contrlusa lo scorso agosto. Quest’uomo, però, non avrebbe preso bene la fine della loro relazione e avrebbe continuato a chiamarla e a tempestarla di messaggi. «Era terrorizzata. Camminava – spiega un suo amico, Sergio, al programma tv Chi l’ha visto? –  con il telefono e lo spray al peperoncino alla mano, in auto teneva un tubo con cui difendersi in caso di aggressione».

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lunedì, 10 Febbraio 2020 - 15:15
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