Coronavirus, contagi in aumento in Lombardia: a Milano il doppio di ieri. E Fontana ferma librerie e cartolibrerie

duomo milano
Il Duomo di Milano (foto d'archivio)

E’ troppo presto per abbassare la guardia e allentare le misure di contenimento. L’Istituto superiore della Sanità lo ripete da giorni, e ha insistito con maggiore forza quando i dati dell’andamento del contagio sembravano avere imboccato la via, seppure lenta, della discesa. Sembravano, perché in realtà – almeno per quanto riguarda la Lombardia – la diffusione del Coronavirus non s’è arrestata affatto e, dopo giorni di dati che facevano ben sperare, il nuovo bollettino riporta tutti con i piedi per terra.

I nuovi numeri parlano di una crescita di 1544 contagi rispetto a ieri, un dato superiore a quello registrato appena 24 ore fa (1246). Anche il numero delle vittime è tornato a salire: su tutto il territorio regionale si contano altre 273 persone morte, mentre ieri vi era un + 216. Anche i ricoverati non in terapia intensiva sono 12.026 con un aumento di 149 mentre ieri erano aumentati di 81, i ricoverati in terapia intensiva sono 1174 con un calo di 28 mentre ieri erano in calo di 34. Certo, non stiamo parlando di un aumento vertiginoso ma l’andamento altalenante del contagio lascia intendere che il quadro più cambiare improvvisamente.

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Anche a Milano i contagi sono in risalita: il dato di oggi è il doppio di ieri. In tutta l’area metropolitana ci sono 520 nuovi casi rispetto ai 269 di 24 ore fa, per un totale di 13268. In città i nuovi casi sono 262, ieri erano 127. Il totale è di 5368. Il nuovo bollettino è stato illustrato dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, che ha invitato i lombardi a continuare a rispettare le misure anti-contagio: «Non è assolutamente finita, non dobbiamo abbassare in nessun modo la guardia, non dobbiamo pensare che il peggio sia passato perché i dati non sono stabili. I dati ci dicono che veramente non è finita, non rilassatevi, è vero che il trend è migliore di settimana scorsa ma non ci fa ancora stare tranquilli».

Questa mattina, intanto, il Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana ha emanato un’ordinanza con la quale, andando contro la disposizione del Governo nazionale, conferma la chiusura, sino al 3 maggio, di librerie e cartolerie. Tuttavia il commercio al dettaglio di libri e di articoli di cartoleria viene concesso agli ipermercati e ai supermercati. Chiusi anche gli uffici professionali, le cui attività «devono essere svolte in modalità di lavoro agile, fatti salvi gli specifici adempimenti relativi ai servizi indifferibili ed urgenti o sottoposti a termine di scadenza». Confermato, inoltre, l’obbligo di coprire naso e bocca con mascherine o «in subordine, qualunque altro indumento» ogni qualvolta si esce di casa.

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sabato, 11 Aprile 2020 - 17:39
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