Usare equilibrio in occasione dei controlli finalizzati a verificare eventuali violazioni alle misure anti-contagio. Nel giorno dell’avvio della ‘Fase 2, il Viminale ha inviato una circolare ai prefetti per un corretto uso degli strumenti sanzionatori. «Per quanto riguarda le prescrizioni sulla possibilità di spostamento delle persone, ferma restando l’assoluta necessità di far leva sul senso di responsabilità dei singoli cittadini, il quadro complessivo delle misure adottate impone di trovare un punto di equilibrio tra il primario obiettivo di salvaguardare la salute pubblica, da perseguire essenzialmente con il divieto di assembramento e, più in generale, con il distanziamento interpersonale e ogni altra forma di protezione individuale, e l’esigenza di contenere l’impatto sulla vita quotidiana dei cittadini», si legge.
Si tratta in buona sostanza di una raccomandazione finalizzata a scongiurare il riproporsi di casi che nella ‘fase 1’ hanno fatto molto discutere. Come la sanzione da 533 euro elevata (e poi annullata) a un uomo di Grossetto che stava portando la figlia di 8 anni in ospedale a Pisa. La bimba si sarebbe dovuta sottoporre a una visita di controllo, dopo avere subito un trapianto di midollo perché colpita da leucemia mieloide. In auto c’era anche la mamma della piccolo e l’altro figlio di 12 anni.
E’ stata proprio la presenza di tutta la famiglia a fare scattare la multa. Inutili le spiegazioni, puntuali, offerte dall’uomo. Alla fine la sanzione è stata annullata in deroga. Ecco, dunque, il richiamo all’equilibrio e alla prudenza rivolto dal Viminale: «In questo ambito, la valutazione dei casi concreti dovrà essere affidata a un prudente ed equilibrato apprezzamento che, nella prioritaria considerazione delle specifiche finalità sanitarie sottese alle predette, essenziali misure, conduca ad una applicazione coerente delle disposizioni contenute nel Dpcm in parola».
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lunedì, 4 Maggio 2020 - 12:43
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