Ventidue detenuti del carcere di Opera (Milano) sono stati raggiunti dall’avvio di chiusura delle indagini per minacce aggravate, danneggiamento e incendio per i disordini scoppiati il 9 marzo nel pieno dell’emergenza coronavirus.
Quel giorno rivolte erano scoppiate in varie carceri italiane e ora il pm di Milano Enrico Pavone ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, su quanto avvenuto a Opera dove «in esecuzione di un medesimo disegno criminoso alcuni detenuti tentarono “di sfondare un cancello col carrello del vitto” e minacciarono di morte» gli agenti della polizia penitenziaria che stavano impedendo loro di uscire dalle sezioni, in un caso «spruzzando contro di loro del liquido urticante». Uno dei detenuti indagati, difeso dall’avvocato Eugenio Losco, aveva denunciato un pestaggio a opera di alcuni agenti per ritorsione alcune settimane dopo.
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venerdì, 3 Luglio 2020 - 20:22
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