Boss ucciso nell’Avellinese: sospettato trasferito in carcere. Agguato ricostruito grazie alle immagini delle telecamere

Procura di Napoli (foto Kontrolab)

E’ stato trasferito in un carcere della Campania il 31 enne sospettato dell’omicidio di Orazio De Paola, il 58 enne boss del clan Pagnozzi, ucciso con cinque colpi di pistola esplosi da distanza ravvicinata nella tarda mattinata di martedì a San Martino Valle Caudina, nell’Avellinese.  Il 31enne era stato fermato in autostrada nei pressi del casello di Roma nord. Era a bordo di un’auto insieme ad alcuni suoi familiari. Il decreto di fermo emesso dalla Procura della Dda di Napoli è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Avellino.

La posizione del giovane, residente nel Comune irpino, sarebbe stata aggravata dalle immagini riprese nella zona dell’agguato dalle telecamere di videosorveglianza e di alcune attività commerciali, ma anche per un violento diverbio che il presunto omicida avrebbe avuto con De Paola nei giorni precedenti il delitto. Stando a quanto ricostruito, alcuni giorni fa i due sarebbero venuti alle mani dopo una accesa discussione per motivi sui quali si concentrano le indagini. L’arma del delitto non è stata ancora trovata, ma dai bossoli ritrovati accanto al cadavere di De Paola dovrebbe trattarsi di una 7,65. Non si esclude che il boss sia stato attirato in una trappola dopo aver ricevuto una telefonata che lo invitava ad un appuntamento.

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giovedì, 10 Settembre 2020 - 09:17
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