Fuga finita per ‘Johnny lo zingaro’: l’ergastolano catturato a Sassari. Evasione «per amore» durante un permesso premio

Giuseppe Mastini, noto come Johnny 'lo zingaro', durante l'arresto dopo l'evasione nel luglio 2017

E’ durata nove giorni la fuga di Giuseppe Mastini, meglio conosciuto come Johnny lo zingaro, l’ergastolano evaso lo scorso 6 settembre dal carcere di Sassari mentre si trovava in permesso premio. Dalle prime notizie emerse, pare che Mastini si trovasse, al momento dell’irruzione della polizia, in una villetta isolata nella periferia di Sassari. Agli agenti avrebbe detto che «la fuga è sempre per amore». La compagna di sempre però, all’arrivo degli agenti, non era presente in casa né sarebbe in Sardegna.

Mastini, 60 anni, origini sinti che ne hanno determinato il soprannome, stava scontando la sua pena nel carcere di massima sicurezza di Sassari ma approfittando del permesso non ha fatto ritorno in cella. Così come era già accaduto nel luglio del 2017, sempre da Sassari, e il 30 giugno dello stesso anno da carcere di Fasano, in provincia di Cuneo. Ogni volta, Mastini ha approfittato del regime di semilibertà.

Condannato all’ergastolo, ha alle spalle una lunga scia di sangue dalla fine degli anni Settanta. Il suo primo omicidio risale a quando aveva solo undici anni. Era stato coinvolto anche nell’inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini. Negli anni Ottanta aveva seminato il terrore a Roma. La sua prima evasione risale al 1987 quando, approfittando di una licenza premio, non rientrò in carcere e si rese protagonista di numerosi fatti criminali: furti, rapine, ma anche il sequestro di Silvia Leonardi, l’omicidio della guardia giurata Michele Giraldi, e il ferimento di un brigadiere dei carabinieri, Bruno Nolfi. Fu catturato due anni dopo.

Dopo la sua terza evasione il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha inviato gli ispettori per compiere verifiche sul permesso premio concesso a Mastini dalla Sorveglianza e che aveva innescato un vespaio di polemiche in particolare da parte dei sindacati della polizia penitenziaria.

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martedì, 15 Settembre 2020 - 09:03
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