DeMa e l’autocandidatura per le Regionali in Calabria: sulla strada dell’ex pm c’è però il muro del centrosinistra locale

Luigi de Magistris
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris

Slittata all’11 aprile la data delle elezioni regionali, in un primo momento ottimisticamente fissata per il 14 febbraio, la Calabria senza presidente eletto dopo la morte di Jole Santelli e governata dal vicario leghista Nino Spirlì inizia a fare i conti con il toto-candidature. Nella ridda di nomi ed ipotesi da qualche giorno è spuntato anche quello del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, alla vigilia della conclusione della sua esperienza da primo cittadino della più grande città del Sud e ora tentato dalla possibilità di una candidatura nella Regione in cui per anni ha fatto il magistrato e a cui è profondamente legato anche per ragioni familiari (la moglie è calabrese). De Magistris non ha smentito affatto le voci che lo danno per possibile candidato del centrosinistra ed ha affermato che si prenderà «quindici, venti giorni per riflettere».

Peccato che il suo sia un monologo, vista la ferma chiusura del Pd calabrese all’ipotesi di DeMa aspirante presidente della Regione. Ringalluzzito dalle esternazioni del Movimento Cinque Stelle che in Calabria è tentato dalla suggestione dell’ex pm alla guida della giunta regionale, l’ex pm pare tentato dalla corsa. Il muro del centrosinistra però sembra inscalfibile. Una decina di rappresentanti calabresi dei Dem e un esponente di Leu hanno infatti scritto una lettera aperta indirizzata al segretario nazionale Nicola Zingaretti.

«Caro segretario – scrivono – circola voce in Calabria che uno dei candidati alla presidenza della Regione potrebbe essere Luigi de Magistris, l’attuale sindaco di Napoli. Vogliamo dirti con sincerità che, chiunque sia il suo sponsor, noi non potremmo accettare questa vera e propria offesa alla libertà e all’autonomia dei calabresi. Una tale scelta cadrebbe sui calabresi ad appena un anno da quell’altra sciagurata, attuata nella persona di Filippo Callipo. Il quale, dopo essersi candidato nel 2010 contro il centrosinistra, causandone la sconfitta e dopo essersi, cinque anni dopo, impegnato teatralmente a favore della candidata del centrodestra e contro il nostro candidato Mario Oliverio, è stato pregato di candidarsi, ad onta dell’anagrafe, come elemento di novità e di grande rinnovamento, più che dal centrosinistra, dal Pd da te guidato». «De Magistris è il sindaco di Napoli, deve pensare a svolgere questo ruolo nel migliore dei modi fino all’ultimo giorno – aggiunge Nico Stumpo di Leu – Sono abituato a pensare che le candidature per le amministrazioni locali debbano essere decise dai gruppi dirigenti locali, quindi l’uscita di de Magistris mi è sembrata un po’ improvvida».

Nel frattempo da ieri De Magistris si è messo in autoisolamento perché entrato in contatto diretto con una persona poi risultata positiva al Coronavirus.

mercoledì, 6 Gennaio 2021 - 10:08
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