Ergastolo ostativo, conto alla rovescia per la decisione della ‘Grande Camera’ della Cedu: l’Italia già bocciata a giugno

Cella Carcere

Nel giugno scorso la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo aveva bocciato sonoramente l’Italia sul fronte dell’applicazione dell’ergastolo ostativo, quel tipo di ergastolo – per dirla fuori di giuridichese – che non prevede attenuazioni a differenza del cosiddetto ergastolo ‘semplice’. «La dignità umana è alla base del sistema della Convenzione dei diritti umani. E’ inammissibile privare le persone della libertà senza impegnarsi per la loro riabilitazione e senza fornire la possibilità di riconquistare quella libertà in una data futura», scrissero i giudici di Strasburgo.

Leggi anche / La sentenza della Cedu sull’ergastolo ostativo:
«Inammissibile proibire la riabilitazione

A distanza di quattro mesi dalla presa di posizione della Cedu, che si pronunciò accogliendo il del ricorso presentato da Marcello Viola, in carcere dall’inizio degli anni Novanta per associazione mafiosa, omicidio, rapimento e detenzione d’armi, oggi sull’ergastolo ostativo dovrà pronunciarsi la ‘Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo’, cui si è rivolto il governo italiano proponendo ricorso avverso la sentenza della Cedu. La posizione del Governo è ferma: l’abolizione dell’ergastolo ostativo è uno strumento essenziale nella lotta alla mafia e al terrorismo e la sua stroncatura si determinerebbe inevitabilmente nella concessione di permessi premio e benefici a malavitosi e terroristi. Anche ieri Luigi Di Maio ha espresso tutta la sua contrarietà rispetto all’abolizione dell’ergastolo ostativo, conosciuto come il 4bis. «Se il verdetto sul ricorso presentato dal governo confermasse questa posizione – ha argomentato Di Maio – si andrebbero ovviamente a depotenziare gli strumenti giudiziari che oggi ci permettono di fronteggiare il fenomeno mafioso e terroristico. E non si tratta di un problema che interessa solo l’Italia, ma ne va della sicurezza di tutta l’Europa». E di un’esigenza europea oltre che italiana aveva parlato il ministro Bonafede: «La legislazione italiana – ha detto – si è dimostrata molto efficace nella lotta a questi fenomeni che, tra l’altro, non sono solo italiani ma anche europei».

A fare quadrato attorno al governo, in questi mesi, sono stati numerosi magistrati, a cominciare dal capo della Direzionale nazionale antimafia, il procuratore Federico Cafiero de Raho.

Attualmente sono sottoposti all’ergastolo ostativo 957 persone condanne per associazione di stampo mafioso. Il 22 ottobre poi toccherà alla Corte Costituzionale occuparsi dell’ergastolo ostativo. Si discuteraànel giudizio di legittimità costituzionale dell’articolo dell’ordinamento penitenziario che prevede appunto la preclusione all’accesso dei benefici per i detenuti all’ergastolo ostativo.

Leggi anche:
– 
Ordigno esplode vicino al Tribunale di Asti, biglietto con minacce ai magistrati
– Traffico illecito di rifiuti, 11 arresti tra Lombardia, Campania e Calabria
–  «Se vai via, mi uccido e uccido anche te», l’ultima minaccia prima dell’omicidio: Zina uccisa dal marito col quale aveva 2 bimbe
– «Imputati innocenti, spese legali pagate dallo Stato»: proposta di legge del deputato di Fi Enrico Costa
– De Magistris sconfitto in Tribunale: assolto il presidente di ‘Cittadinanza Attiva’ dall’accusa di averlo diffamato
– Avvocato reagisce alla rapina e viene colpito con una roncola: episodio a Torre Annunziata, arrestato 32enne
– Caserta, minacce e colpi di machete contro la porta della ex: 58enne arrestato
– Csm, la carica degli indipendenti che sfida la degenerazione delle correnti e vuole esaltare il merito | Tutti gli interventi
– A Roma auto si ribalta nella notte, un morto e 4 feriti: senza scampo un 21enne
Napoli, faida tra famiglie a San Giovanni a Teduccio: 33enne accusato di omicidio
– Scossa di terremoto nei Campi Flegrei, avvertita anche a Bagnoli e Fuorigrotta
– Poliziotti uccisi davanti alla Questura di Trieste: Pierluigi era di Napoli, Matteo era originario di Velletri

lunedì, 7 Ottobre 2019 - 10:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA