Spostamenti, ristoranti e palestre: in arrivo il nuovo Dpcm anti-Covid. A vararlo sarà ancora una volta Giuseppe Conte

La polizia controlla che un cittadino abbia compilato l'autocertificazione /Foto Kontrolab

Corsa contro il tempo per intervenire con un nuovo decreto legge anti-contagio. L’ultimo, emanato quando a Palazzo Chigi il premier era Giuseppe Conte, resta in vigore fino al 15 febbraio; il rischio sarebbe quello di una vacatio normativa, in particolare sul tema degli spostamenti. Per questo è previsto, già oggi, un Consiglio dei ministri che proroghi la durata di quel decreto legge al 5 marzo per quanto concerne in particolare il blocco degli spostamenti tra Regioni.  

La misura, sostenuta dai ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Francesco Boccia, è caldeggiata anche dalle Regioni per contrastare il diffondersi del contagio. Il Cdm non è ancora convocato ma potrebbe tenersi una volta sentito il premier incaricato Mario Draghi. «L’orientamento della Conferenza delle Regioni è di richiedere di prorogare il decreto legge che vieta gli spostamenti da una Regione all’altra, anche per la zona gialla – ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini –  Nelle prossime ore comunicherò tale orientamento al ministro Francesco Boccia che aveva chiesto il nostro parere nel corso dell’ultima Conferenza Stato-Regioni, oltre che al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi». «Al nuovo Governo  – ha aggiunto – chiederemo un incontro per una discussione a 360 gradi sul nuovo Dpcm, per valutare le possibili graduali riaperture di alcune attività nel rispetto di tutti i protocolli di prevenzione». Nella Conferenza delle Regioni, è emersa anche la richiesta di valutare nel nuovo Dpcm,possibili e graduali riaperture di attività con ingressi contingentati nei cinema, palestre e teatri e sempre osservando rigidi protocolli anti contagio per la prevenzione.    

Dunque, con il Consiglio dei ministri di oggi ecco quali misure dovrebbero essere prorogate e quali novità verrebbero introdotte. In primis gli spostamenti tra Regioni sarebbero consentiti solo per comprovate esigenze e con autocertificazione. Resta però consentito andare nelle seconde case anche se sono in zona arancione o rossa, purché acquistata almeno dal 14 gennaio 2021: può farlo però solo un nucleo familiare, senza invitare altri parenti o amici.

Rimane confermata la riapertura degli impianti sciistici da lunedì 15 febbraio ma solo nella zona gialla; inoltre potranno recarvisi solo persone che risiedono nella stessa Regione o lì ha una seconda casa, visto che lo spostamento tra regioni non prevede la possibilità di pernottamento in albergo o di affitto di una casa. Spetta eventualmente ai governi locali stabilire regole per evitare la diffusione del contagio; in Lombardia il governatore Attilio Fontana ha già emesso l’ordinanza che limita al 30% la portata massima oraria degli impianti di risalita.

Solo dal 5 marzo, con il nuovo Governo, si deciderà su ristoranti e bar, piscine e palestre, teatri e cinema. Per le attività ristorative si attende l’agognata riapertura serale, almeno in zona gialla e arancione. Per le altre attività, appare possibile la riapertura dal 5 marzo ma con regole rigidissime.

venerdì, 12 Febbraio 2021 - 08:49
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