Il puzzle delle nomine: Giannini capo della Polizia. Da Marta Russo alla jihad, il curriculum di un investigatore di razza

Lamberto Giannini

Un passaggio di consegne nel segno della continuità: Lamberto Giannini succede a Franco Gabrielli alla guida della polizia di Stato. Il nuovo capo della Polizia e il nuovo vertice dei Servizi per anni hanno infatti lavorato insieme, spalla a spalla, per affrontare tra le più spinose questioni internazionali e interne: dalla ricostituzione delle Brigate rosse al terrorismo jidahista. Lamberto Giannini ha 57 anni, tra i ‘papabili’ per la successione a Gabrielli era il più giovane, e l’ha spuntata forte di un curriculum eccezionale. Romano, laurea in Giurisprudenza, dirigente capo della Digos fino al 2015 e poi capo dell’antiterrorismo, in seguito è stato nominato prefetto, arrivando a guidare la Direzione centrale della polizia di prevenzione e da gennaio 2021 era stato promosso Capo segreteria del Dipartimento di pubblica sicurezza.

L’esperienza professionale di Lamberto Giannini narra di un poliziotto per venticinque anni in prima linea nelle più delicate e spinose vicende di cronaca italiane: dal delitto di Marta Russo all’università Sapienza di Roma, nel lontano 9 giugno del 1997, quando era un giovane dirigente della Digos, alla lotta alle Nuove Brigate Rosse (con gli omicidi dei giuslavoristi D’Antona e Biagi e del poliziotto Emanuele Petri) fino alla lotta all’Isis. Era ancora alla Digos quando si scovò, in un anonimo appartamento di Torpignattara a Roma, uno dei terroristi che nel luglio del 2005 compì l’attentato alla Metro di Londra (56 morti, tra cui 4 attentatori e 700 feriti).

Il nome di Lamberto Giannini è stato proposto dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese con il consenso unanime delle più alte cariche istituzionali. «Mi congratulo con il prefetto Giannini – ha poi commentato Lamorgese – La sua nomina è stata deliberata dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell’Interno in virtù di un curriculum di eccellenza e di un apprezzamento sulle qualità umane e professionali, condiviso a tutti i livelli istituzionali che la rendono ancora di più solida garanzia per i cittadini e le forze di polizia».

Con la nomina di Giannini il nuovo Governo guidato da Mario Draghi ha messo un nuovo tassello nel puzzle delle posizioni di vertice più delicate: Franco Gabrielli ai Servizi, il generale Francesco Paolo Figliuolo commissario straordinario all’emergenza Covid, Fabrizio Curcio alla Protezione civile; nei prossimi giorni si procederà ad altre nomine: manca il tassello del capo della segreteria del Dipartimento (proprio al posto di Giannini). Qui potrebbe arrivare il questore di Roma Carmine Esposito che lascerebbe il ‘posto’ libero per Mario Della Cioppa, oggi a capo della Questura di Catania.

venerdì, 5 Marzo 2021 - 09:21
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