Condannato a morte dal clan, l’ira del boss per un video su Tik Tok: «Schiatterei la testa a chi ha fatto questa cosa»


La criminalità organizzata fa sempre più ricorso ai social, soprattutto per inneggiare alle proprie ‘gesta’ ma anche per inviare messaggi nemmeno tanto criptati. Già da alcune inchieste è emerso l’uso talora spregiudicato che gli affiliati fanno delle varie piattaforme e in qualche occasioni questo esibizionismo virtuale è stato utile agli inquirenti per rintracciare ricercati, risalire a dettagli fondamentali, inquadrare contesti. Il boss Antonio Abbinante la pericolosità dell’utilizzo sregolato dei social network lo aveva a quanto pare capito se si spinge, in una conversazione intercettata dagli investigatori e riportata nell’ordinanza che lo scorso 16 giugno ha portato al suo arresto, a spendere parole minacciose contro chi, su Tik Tok, aveva fatto capire l’intenzione del suo clan di eliminare un ‘nemico’. Il retroscena è svelato dall’agenzia Ansa.

Il capo del sodalizio di Scampia temeva in particolare che la Squadra Mobile di Napoli avesse scoperto, proprio attraverso un video su Tik Tok  postato da una persona vicina al clan il suo intento di punire con la morte un uomo che aveva allacciato una relazione extraconiugale con la moglie di un suo affiliato detenuto. Tutto nasce dalle perquisizioni che la Procura di Napoli gli agenti della Mobile (guidata da Alfredo Fabbrocini) dispongono per cercare di distogliere mandanti ed esecutori materiali dal compiere quell’omicidio, ormai pianificato in dettaglio, dalle modalità di esecuzione al seppellimento del cadavere in una fossa già scavata e occultata.

   Dopo il blitz delle forze dell’ordine e il rafforzamento dei controlli nel rione, il boss e Paolo Ciprio, suo luogotenente, l’unico sfuggito all’arresto, si interrogano sulle vere ragioni delle perquisizioni in un colloquio del 18 aprile scorso intercettato dagli inquirenti. Il boss è estremamente adirato. Ritiene, insieme con Ciprio, che la Squadra Mobile abbia appreso i suoi intenti proprio da un video postato sul social Tik Tok in cui si inneggia al dominio degli Abbinante a Scampia e alla sua capacità di eliminare i suoi nemici uccidendoli.

   Antonio Abbinante manifesta tutta la sua rabbia: «…talmente che vado in freva (mi arrabbio, ndr)  su queste cose… io mò gli schiatterei la testa (gli farei scoppiare la testa, ndr)  a questo che ha fatto queste cose!».   Nel frattempo Ciprio cerca di risalire, poi riuscendoci, prima al nickname dell’autore del post e poi anche alla sua identità. Per il giovane, figlio di una conoscente di Ciprio, si prospetta una punizione. Lo si evince dalla risposta che Antonio Abbinante dà alla sorella la quale gli chiede dov’era Ciprio: «Qualche scornacchiato (cornuto, ndr) che ha messo queste foto sopra…». E la donna incalza: «Gli devi far scorrere il sangue da tutte le parti…».

giovedì, 24 Giugno 2021 - 10:41
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