Napoli, ciclone Maresca sul centrodestra: Fi divisa, FdI lancia Rastrelli. Solo la Lega pronta a rinunciare al simbolo

Il magistrato Catello Maresca

La campagna elettorale di Catello Maresca continua tra i malumori del centrodestra. Dopo le dichiarazioni di Ponticelli e lo strappo coi partiti che lo dovrebbero sostenere per la corsa a sindaco di Napoli, il magistrato in aspettativa è tornato sulle sue parole, ammorbidendole senza però cambiarne il senso. Dei simboli sulla scheda Maresca non si interessa, ribadisce, «non è un problema mio» perché preferisce ragionare di programmi e di progetti per la città. Prima la convergenza sul suo progetto civico, poi il discorso sui partiti che compariranno sulla scheda elettorale, per adesso «parliamo di programmi, contenuti, delle squadre».

Le intenzioni di Maresca sono chiare, presentarsi come un candidato prettamente civico ed evitare, magari, anche l’ingombrante peso della presenza del simbolo della Lega sulla scheda in una città come Napoli. Ma è chiaro anche che partiti con la loro storia e la loro coerenza non possono accettare senza fiatare un discorso come il suo, visto che fino all’altro ieri avevano investito proprio i loro simboli per supportare Maresca. Non ci sta di certo Fratelli d’Italia che infatti oggi ‘esce’ con una intervista a Sergio Rastrelli sul principale quotidiano della città, Il Mattino. Rastrelli, figlio dell’ex governatore missino Antonio, già a febbraio scorso fu presentato da Giorgia Meloni come candidato a sindaco e oggi conferma di essere pronto a candidarsi e di chiedere il sostegno degli alleati Forza Italia e Lega.

Una spaccatura nell’alleanza proprio nella città in cui per prima sembrava essere stata trovata la quadra difficoltosamente raggiunta a Roma e ancora inseguita a Milano. Fratelli d’Italia rompe le righe e spinge su Rastrelli dunque, mentre Forza Italia è a sua volta spaccata: da una parte Mara Carfagna cui piace l’idea del candidato civico e dall’altra Fulvio Martusciello che al simbolo non vuole rinunciare. La Lega, consapevole dei propri limiti in città, resta alla finestra ma l’idea è che le sarebbe più facile rispetto agli alleati rinunciare al Carroccio e saltare invece sul carro civico di un candidato carismatico come Maresca.

Quest’ultimo nel frattempo ha incassato l’archiviazione  del plenum del Csm sulla pratica che era stata aperta prima che chiedesse l’aspettativa per candidarsi. La motivazione: «Con l’accoglimento della richiesta di aspettativa è  venuto meno il presupposto per poter valutare una eventuale situazione di incompatibilità  ambientale del magistrato, tale da determinare una condizione di effettiva impossibilità di  svolgere adeguatamente le proprie funzioni giudiziarie con imparzialità e indipendenza, dal  momento che egli allo stato non esercita le predette funzioni». Il fascicolo era stato aperto su segnalazione del Pg di Napoli, il quale aveva fatto notare come la  contemporaneità tra esercizio di funzioni giudiziarie e campagne di ascolto di categorie  professionali, e la situazione di incertezza sulla sua eventuale candidatura, potessero creare «imbarazzo e disagio nel locale mondo giudiziario».

giovedì, 24 Giugno 2021 - 10:12
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