La tragedia di Capri, verifiche sul minibus e autopsia: lo snodo dell’inchiesta dopo la morte dell’autista Emanuele

capri minibus
Minibus precipitato a Capri

La carcassa del minibus che ieri è volato sulla spiaggia a Marina Grande, provocando la morte dell’autista Emanuele Melillo e il ferimento di 23 persone, è ancora lì, incastrata tra la struttura di un lido e il vallone. E, forse, non sarà spostata sino a quando tecnici e investigatori non termineranno le perizie che potrebbero svolgersi anche in loco.

Emanuele Melillo

La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti, probabilmente l’ipotesi di reato da approfondire sarà quella di disastro colposo. Sotto la lente dei pm ci saranno, tra l’altro, le condizioni dell’automezzo caduto e quelle del parapetto che non ha retto l’urto. Fondamentale anche l’esito dell’autopsia sul corpo di Emanuele che potrà chiarire se il 33enne abbia accusato un malore oppure no.

«Da una prima analisi sembra che Emanuele abbia tentato di accostare il veicolo che purtroppo è precipitato: potrebbero aver concorso al tragico evento avarie del veicolo o anche irregolarità delle barriere di contenimento stradali. Perciò bisogna essere cauti e attendere i risultati degli accertamenti tecnici», dice l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale dei familiari di Emanuele Melillo. Restano stabili le condizioni dei feriti. Ieri ben 23 persone erano state soccorse nel piccolo ospedale di Capri, e 15 di loro, in condizioni più gravi, trasferite a Napoli con una catena di elicotteri attivata dalla Asl.

Tredici feriti sono ricoverati nell’ospedale del Mare, dove è stato creato per loro un reparto ad hoc: alcuni hanno riportato varie fratture e verranno sottoposti ad approfondimenti clinici, per tutti loro la prognosi è ancora riservata ma senza pericoli imminenti. I due bambini rimasti feriti sono invece ricoverati nell’ospedale pediatrico Santobono: le condizioni del piccolo di quattro anni colpito da trauma cranico non destano alcuna preoccupazione, mentre il ragazzino di 12 anni vittima di più fratture agli arti inferiori è stato sottoposto a intervento chirurgico. Capri resta sotto shock, oggi con le bandiere a mezz’asta in memoria di Emanuele, l’autista precario napoletano ormai caprese d’adozione dopo i tanti contratti a termine rinnovati all’Atc, l’azienda trasporti dell’isola.

Un video ripreso da una telecamera di sorveglianza mostra l’istante dell’incidente: il minibus carico di passeggeri sta percorrendo una stradina stretta ma rettilinea, in salita, e all’improvviso si accosta sulla destra, inclinandosi fino a sfondare il parapetto. La carreggiata era totalmente sgombra, dinamica che rafforza l’ipotesi del malore. Sara’ l’autopsia, in programma domani, a chiarire le cause della morte dell’autista.

venerdì, 23 Luglio 2021 - 20:10
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