Sono terminate nella notte le operazioni di spegnimento del grattacielo di 15 piani, la Torre di Moro, distrutta ieri da un terribile incendio. Del palazzo di via Antonini resta solo uno scheletro divorato dalle fiamme che per ore, senza sosta, hanno avviluppato la struttura in cui risiedevano 70 famiglie. Famiglie tutte evacuate: secondo l’ultimo aggiornamento confermato dal sindaco di Milano Beppe Sale non ci sarebbero vittime, nemmeno feriti. Tra le persone che a causa dell’incendio hanno perso il loro appartamento c’è anche il cantante Mahmood, vincitore di Sanremo 2019.
L’incendio, iniziato attorno alle 17.45 di domenica, ha interessato due civici, il numero 32 e il numero 34 di Via Antonini. «Sono stati contatti tutti i residenti del palazzo e la buona notizia è che hanno risposto tutti – ha dichiarato il sindaco Sala – Da quello che capiamo, avendo contattato tutti, credo che in questo momento che ci siano vittime lo si possa escludere. Aspettiamo però di entrare in ogni appartamento ma possiamo tirare un sospiro di sollievo».
«Abbiamo sentito odore di fumo e siamo subito scappati via. Non pensavo fosse così grave – ha dichiarato all’Ansa una donna residente nel palazzo di via Antonini. La donna è scappata dal quindicesimo piano da dove sarebbe partito il rogo – I vigili del fuoco mi hanno detto che sarebbe partito dall’altro lato del mio piano – continua la donna – dove vive un ragazzo che dovrebbe essersi messo in salvo».
Intanto la Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine sull’accaduto. Gli inquirenti si focalizzano soprattutto su come sia partito l’incendio e su come abbia fatto il rogo a estendersi così rapidamente considerato che, secondo alcune testimonianze, i pannelli di copertura del palazzo dovevano essere ignifughi. Al contrario, sono bruciati con grande velocità, come dimostrano le migliaia di immagini condivise sul web.
lunedì, 30 Agosto 2021 - 09:51
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