Referendum cannabis, è boom di sottoscrizioni: 100mila in un giorno. Quesito trainato dalle firme online

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Centomila firme in 24 ore: un risultato straordinario reso possibile dall’apertura alla firma digitale. Grazie al ricorso alla digitalizzazione l’Italia potrebbe vedere andare in porto il referendum per la legalizzazione della cannabis; un momento storico per il nostro Paese, che da decenni dibatte sull’argomento, ma anche un punto di svolta del dibattito politico nella Penisola. Perché grazie al ricorso alla sottoscrizione digitale si supera uno scoglio reale, quello della partecipazione dei cittadini, e si consente alla discussione molto animata sui social di trasformarsi in cittadinanza attiva. Perché dando la possibilità di firmare per il referendum online, e lo dimostra anche quello per la legalizzazione dell’eutanasia che ha raggiunto 750mila firme, il passaggio dall’interesse virtuale alla firma diventa più semplice che recarsi in Municipio per sottoscrivere. 

Così si spiega il vero e proprio boom di sottoscrizioni che fanno esultare i promotori del referendum e i politici da sempre a favore della legalizzazione. «Un risultato straordinario ma non sorprendente. La firma digitale ha finalmente dato un senso anche politico ai social. E proprio sui social la cannabis è conosciuta e apprezzata tanto quanto se ne criticano le Proibizioni – ha detto Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni e Presidente del comitato promotore  del referendum – Grazie alle centomila firme che in 24 ore hanno confermato convinzioni antiproibizioniste e avanti con firme e donazioni perché ogni firma ci costa un euro».     

«Gli italiani stanno dimostrando di voler cogliere una preziosissima occasione di partecipazione, di dibattito e di riforma. Oggi, come sempre, i referendum sono anche lotta per le regole e per l’informazione ai cittadini. Come promotori chiediamo che questo referendum non subisca discriminazioni per quanto riguarda i termini di tempo per il deposito delle firme –  sostiene Riccardo Magi (+Europa), sottolineando una straordinaria partecipazione dal basso che va contro lo stallo della politica e che mira con ottimismo al 30 settembre, data limite per la consegna delle 500.000 adesioni.

La raccolta firme per il referendum cannabis, che si terrà solo online al sito referendumcannabis.it, ha preso il via sabato 11 settembre dopo il deposito dello scorso 7 settembre presso la Corte di Cassazione da parte di un gruppo di esperti, giuristi e militanti, da sempre impegnati contro il proibizionismo, coordinati dalle Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione e Antigone. Alla proposta hanno preso parte anche rappresentanti dei partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani. 

lunedì, 13 Settembre 2021 - 10:33
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