Raid russo distrugge aeroporto poco distante da Kiev, almeno 9 morti. Fuggito più di un milione di ucraini

Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky

Un altro giorno di guerra. E di morti. Di tensioni internazionali. Il 12esimo giorno di conflitto tra Ucraina e Russia che sta insanguinando l’Ucraina segna un ingrossamento del bilancio delle vittime per via di nuovi attacchi. Almeno 9 persone sono rimaste uccise nel raid russo di ieri che ha distrutto l’aeroporto ucraino di Vinnytsia, a circa 200 chilometri a sud-ovest di Kiev. Lo riferiscono i soccorritori ucraini.

«Stamane, dalle macerie dell’edificio sono state estratte 15 persone: 9 erano morte. Si tratta di cinque civili e quattro soldati», hanno indicato su Telegram, specificando che «le ricerche continuano» per trovare altre possibili vittime. Sul bilancio complessivo delle vittime, invece, i numeri sono quantomai incerti: i dati variano seconda della fonte (Kiev, Cremlino, Casa Bianca, Nato, etc). L’esempio più clamoroso riguarda il conteggio dei soldati russi morti sino ad ora: le forze armate ucraine contano 11mila militari russi uccisi, dicono di avere distrutto 290 carri armati, 46 aerei e 68 elicotteri. Nello specifico, lo Stato maggiore delle Forze armate dell’Ucraina ha scritto su Fb il seguente aggiornamento del mattino: «Le perdite totali in combattimento del nemico dal 24 febbraio al 7 marzo ammontano approssimativamente: più di 11 mila militari, 290 carri armati, 999 veicoli corazzati da combattimento, 117 sistemi di artiglieria, 50 sistemi lanciarazzi multipli, 23 sistemi di difesa aerea, 46 aeromobili, 68 elicotteri, 454 veicoli, tre navi o imbarcazioni e sette aeromobili senza pilota».

Il bilancio viene puntualmente smentito dai russi che ridimensionano notevolmente questi dati. E così si resta nell’incertezza. Le uniche certezze sono le immagini dell’orrore che arrivano da questo conflitto che al momento non conosce tregua. Il numero dei profughi si è impennato. Sono ormai 1.067.000 le persone scappate dall’Ucraina che hanno raggiunto la Polonia. Il dato è stato reso noto dalla Guardia di frontiera polacca. Nella giornata di ieri le autorità di Varsavia hanno registrato l’ingresso di 142.300 persone. Oggi, alle 7 ora locale, dall’Ucraina sono già arrivate altre 42mila persone. Sono, invece, 239.196 i cittadini ucraini fino ad ora entrati in Moldova dall’inizio della crisi. Il più alto flusso è tato registrato ai valichi di frontiera di Palanca, Tudora e Otaci. Durante i 12 giorni di guerra, 1.662 cittadini ucraini hanno chiesto asilo in Moldova. Nelle ultime 12 ore, la polizia di frontiera ha registrato 24.852 ingressi di cittadini ucraini.

Ma l’esodo potrebbe quintuplicare il numero dei profughi. E’ la previsione dell’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell: «Dobbiamo prepararci ad accogliere circa cinque milioni di persone… Dobbiamo mobilitare tutte le risorse dell’Ue per aiutare quei paesi che accolgono persone. Avremo bisogno di più scuole, più centri di accoglienza, più di tutto».

Oggi, intanto, è previsto il terzo round dei negoziati. L’incontro è previsto per le 15 ora di Mosca (le 12 in Italia) nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, nella regione di Brest in Bielorussia dove si sono svolti anche i primi due negoziati. «I colloqui sono previsti per le 15 ma l’orario potrebbe essere modificato in relazione a possibili problemi logistici della controparte Ucraina», ha affermato un analista bielorusso vicino al dossier.

lunedì, 7 Marzo 2022 - 10:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA