Nola, 35 persone sgomberate: occupavano ex asilo. A giugno un bimbo di 7 mesi morì in culla in quelle case abusive


Una storia di degrado ed emarginazione che va avanti da decenni. Tutti a Nola e nell’hinterland conoscono quelle famiglie che occupano abusivamente strutture un tempo destinate ad accogliere studenti nel popoloso rione Gescal, per la toponomastica via Guglielmo Pepe. E lo scorso giugno la situazione già grave esplose nel dramma quando un bimbo, che insieme alla famiglia viveva in una palestra occupata abusivamente, morì nella culla.

Scoppiò un caso soprattutto perché emerse la condizione di quel bambino e di altri bambini che tra quelle mura fredde e precarie sono nati e stanno crescendo.

Oggi arriva la notizia del blitz dei carabinieri che hanno sgomberato quelle case improvvisate abitate da 35 persone in tutto, tutti italiani, tra cui 23 minorenni. Occupavano l’ex scuola materna e l’occupazione avveniva da dieci anni.

I militari hanno identificato e denunciato per invasione di terreni o edifici 12 persone che occupano abusivamente l’edificio pubblico dismesso. Hanno tra i 30 e i 47 anni, compongono 6 distinti nuclei familiari e dovranno rispondere anche di furto. I carabinieri della compagnia di Nola insieme ai militari del reggimento Campania hanno infatti appurato che gli occupanti si erano allacciati alla rete elettrica e idrica pubblica per un danno di diverse migliaia di euro.

I militari dell’Arma hanno allertato gli enti competenti ed è di queste ore la nuova ordinanza comunale che prevede lo sgombero e le eventuali ricerche alloggiative per le 35 persone.

I militari intanto stanno accertando l’esistenza di eventuali percettori del reddito di cittadinanza tra questi 12 denunciati che andrebbe in contrasto con una residenza anagrafica che non dovrebbe esistere.

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venerdì, 7 Ottobre 2022 - 11:06
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