Pd, faccia a faccia tra Schlein e De Luca dopo mesi di stoccate reciproche: la guerra tattica per le Regionali in Campania


Articolo 1 si scioglie ed entra nel Pd. Un ritorno. E ritorna pure Pierluigi Bersani che, a distanza di dieci anni dalla guida del partito da segretario, riprende la tessera: «Da semplice iscritto ci sarò anche io». Infine il lungo colloquio con Vincenzo De Luca, per cercare di sanare uno strappo che da mesi tiene in ambasce i ‘dem’, soprattutto quelli campani, e che negli ultimi giorni si è tradotto in un declassamento di Piero De Luca, rimosso dalla carica di vicecapogruppo alla Camera e nominato segretario.

Nel giorno (ieri, 12 giugno) dell’assemblea dell’ormai ex fu Articolo 1, tenutasi al Cral dei lavoratori ex Whirlpool di Napoli, Elly Shlein affronta la pratica Campania. De Luca reclama il terzo mandato, lei ha sempre detto ‘no’. Lui ha minacciato persino di mettersi in propio alle prossime elezioni Regionali, ma lei ha ancora insistito col suo ‘no’. E per far capire a De Luca chi comanda nel partito ha ridimensionato il loro del figlio. «In politica, come nella vita, non c’è nulla di più volgare dei radical-chic senza chic», ha scritto lui su Fb a seguito della sorte toccata a Piero De Luca e d è facile immaginare che la stoccata fosse rivolta a Ella Schlein.

Tant’è, ieri tra il segretario nazionale del Pd e il Governatore della Campania vi è stato un’ora di colloquio. Un faccia a faccia al riparo da giornalisti e occhi indiscreti tenutisi in un hotel nei pressi della stazione Garibaldi a chiusura dell’assemblea di scioglimento di Articolo 1. A volere l’incontro pare sia stata proprio Elly Schlein.

La versione del Nazareno sul faccia a faccia parla di «un incontro voluto dalla segretaria del Pd», di «un confronto cordiale e franco, a tutto campo, durato circa un’ora», il primo fra i due «sulle tematiche del partito e della Campania» che tanto sta a cuore al governatore. Anche dalle parti del presidente non c’è stato il tentativo di alzare i toni: i temi – è stato spiegato – sono stati la situazione politica in Campania, col Pd commissariato, l’autonomia differenziata e il Fondo di sviluppo e coesione. Nessun accenno sarebbe stato fatto alla questione della ricandidatura. D’altronde, non basterà un’ora per trovare la quadra di un rapporto difficile. Ma è un primo passo, anche perché il governatore muove voti e consensi e perderlo per il Pd non sarebbe indolore. Con lui potrebbero andare molti big del Consiglio regionale, ma è prematuro fare previsione. Al momento si gioca una guerra tattica: non è un caso se ieri all’assemblea fossero assenti tutti i consiglieri regionali della Campania in quota Pd.

Se su De Luca si tornerà a parlare, per adesso Schlein ‘festeggia’ il rientro di Bersani, Roberto Speranza e di tutta la truppa di Articolo Uno uscita dal Pd nel 2017, in polemica con le politiche dell’allora inquilino del Nazareno Matteo Renzi. Quasi a marcare le distanze dalla stagione del fu rottamatore, Schlein ha rassicurato la platea: «Dobbiamo ricostruire un’identità chiara su proposte fondamentali per il Paese, dobbiamo ricominciare a far la sinistra». Tutti contenti? Nient’affatto. Mentre Schlein spinge il Pd sempre più a sinistra, c’è un pezzo di Pd che comincia a sentirsi fuori posto. E’ l’ala riformista capitata da Guerini. Un’altra pratica da affrontare per evitare un ulteriore strappo.

lunedì, 12 Giugno 2023 - 13:03
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