Napoli, auto esplosa in Tangenziale: morta ricercatrice del Cnr, appello dell’ospedale per donare il sangue per il laureando ferito


Le sue condizioni erano gravissime. Maria Vittoria Prati, 66enne ricercatrice del Cnr che guidava l’auto esplosa mentre percorreva la Tangenziale di Napoli lo scorso venerdì 23 giugno, è morta.

La donna era rimasta prigioniera nell’abitacolo mentre la macchina bruciava, aveva per questo riportato gravi ustioni su tutto il corpo. E’ deceduta nel Centro Grandi ustioni dell’ospedale Cardarelli, dove era stata immediatamente trasportata dopo l’incidente. Resta ricoverato in gravi condizioni Fulvio Filace, 25enne studente dell’Università Federico II e tirocinante al Cnr, anche lui nell’auto realizzata nell’ambito di un progetto sperimentale per la conversione delle auto convenzionali in veicoli ibridi-solari: il ragazzo è riuscito a tirarsi fuori dalla vettura.

Sull’accaduto la procura della Repubblica di Napoli ha aperto un’inchiesta. Il fascicolo è stato affidato ai magistrati della sesta sezione (lavoro e colpe professionali) coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte. Gli inquirenti hanno ascoltato un dirigente del Cnr, inoltre hanno disposto anche il sequestro di una vettura gemella a quella andata distrutta, una Volkswagen Polo Tdi, un prototipo utilizzato nell’ambito di un progetto denominato “Life-Save” finalizzato a testare la possibilità di abbinare un motore elettrico con batterie alimentate da pannelli solari a vetture dotate di un propulsore termico con l’obiettivo di ridurre le emissioni nell’ambiente. La vettura gemella di quella distrutta, che è stata sequestrata dalla Stradale a Fisciano, servirà per i successivi accertamenti che l’ufficio inquirente partenopeo potrebbe a breve affidare a dei consulenti. Di questo progetto, secondo quanto si è appreso, si starebbe interessando un ex professore.

—–>>>> Auto esplosa in Tangenziale a Napoli, la famiglia del giovane tirocinante: «Fulvio è un martire dell’innovazione, non è giusto»

L’obiettivo degli inquirenti è scoprire, ora, la ragione per la quale le bombole si trovassero a bordo della Polo, se la loro presenza fosse legata al progetto e se il loro trasporto stesse avvenendo in condizioni di sicurezza. Secondo quanto è emerso finora, a determinare la potente deflagrazione, che solo per un caso fortuito non ha coinvolto altre vetture, sarebbero state delle bombole il cui contenuto, al momento, rimane sconosciuto: sarà una relazione dei vigili del fuoco a fare luce sulla tipologia di gas che contenevano.

Intanto l’Università Federico II di Napoli ha rilanciato sui propri canali social l’appello diffuso sul web per chiedere donazioni di sangue a favore di Fulvio Filace, 25enne studente federiciano tirocinante al Cnr, rimasto gravemente ferito nell’esplosione dell’auto sulla quale viaggiava, sviluppata nell’ambito di un progetto di ricerca, mentre percorreva la Tangenziale di Napoli. “Serve sangue per Fulvio Filace”, si legge in un messaggio pubblicato sui canali social dell’ateneo. «La notizia dell’esplosione dell’auto in tangenziale, che ha visto coinvolti una ricercatrice del Cnr e lo studente federiciano – si legge ancora – ha sconvolto tutta la comunità della Federico II. Per aiutare Fulvio bisogna recarsi presso il Centro trasfusionale Cardarelli e specificare di voler donare per Fulvio. Serve sangue di qualsiasi gruppo. Forza Fulvio, l’Ateneo ti è vicino», conclude il messaggio.

lunedì, 26 Giugno 2023 - 21:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA