«Ucciso per le botte prese», l’autopsia sul clochard massacrato a Pomigliano d’Arco. Il Comune paga i funerali

Frederick Akwasi Adofo, ucciso di botte a Pomigliano d'Arco

E’ morto a causa delle botte. Quelle che due sedicenni gli hanno scaricato addosso senza un perché, tanto da spingere gli inquirenti a sottolineare come quella consumatasi a Pomigliano d’Arco lo scorso 19 giugno sia stata un’aggressione «violenta, improvvisa e immotivata».

Frederick Akwasi Adofo, ghanese 43enne senzatetto, ha perso la vita a causa di una violenza becera. Lo ha confermato l’esame autoptico eseguito stamattina tra le 7 e le 8:30 nel secondo policlinico di Napoli, dal medico legale Nicola Balzano, delegato per l’accertamento dai magistrati della Procura per i Minorenni di Napoli. Per la morte di Frederick sono indagati due 16enne, rinchiusi in una struttura penale minorile con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. I due sono stati identificati dai carabinieri grazie a un monitoraggio sui social.

I primi indizi sono stati raccolti dai carabinieri attraverso un video acquisito nell’immediatezza del fatto, ma a dare indicazioni più precise ai militari sono stati altre immagini in cui è stato possibile vedere gli indumenti e i volti dei due aggressori: uno dei carabinieri di Pomigliano d’Arco è riuscito a individuarli e, avuto a questo punto nomi e cognomi, i carabinieri li hanno bloccati e fermati. Nel primo video, raccapricciante, si vedono due giovani avvicinarsi e prendere a pugni Akwasi Adofo: l’uomo cade a terra e i due cominciano a sferrare una serie di calci alla testa. La vittima riesce anche ad alzarsi e a fare qualche passo per poi stramazzare al suolo, lì poi dove verrà trovato moribondo dal 118. Sui loro profili social – dove sono stati pubblicati altri video di violenza, con foto di coltelli e pistole – i giovani vestono indumenti simili a quelli che avevano addosso i due aggressori del ghanese.

Interrogati dal gip del Tribunale per i minorenni di Napoli, i due 16enni – difesi dagli avvocati Edoardo Izzo e Umberto De Filippo – hanno riferito di essere stati costretti a reagire, perché insultati e perché il clochard aveva tentato di aggredirli. Una versione dei fatti ritenuta inattendibile dagli inquirenti.

Il sindaco di Pomigliano d’Arco, Lello Russo, ha comunicato alle forze dell’ordine l’impegno del Comune a effettuare a proprie spese i funerali di Frederick Akwasi Adofo.

mercoledì, 28 Giugno 2023 - 22:38
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