Inchiesta su La Russa jr per violenza sessuale, ascoltati altri amici del giovane. Pronte le verifiche sul cellulare

violenza donne

Le testimonianze degli amici di Apache La Russa, le verifiche sul telefonino cellulare. L’inchiesta a carico di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, per la violenza sessuale denunciato da una ragazza di 22 anni va avanti.

Nella giornata di ieri il pm di Milano Rosaria Stagnaro, che con l’aggiunto Letizia Mannella coordina le indagini, ha sentito come testimoni altri giovani, in particolare alcuni amici della cerchia del figlio del presidente del Senato. Come è accaduto nei giorni scorsi, da quanto è trapelato, gli accertamenti sono andati avanti anche con l’acquisizione dei contenuti dei telefoni dei ragazzi convocati: chat e immagini recuperate – con il consenso dei testi – mediante la copia forense dei cellulari che potrebbero offrire spunti per proseguire negli accertamenti. Il nodo da sciogliere, sia con le domande poste sia attraverso il materiale raccolto, è se tra il 18 e il 19 maggio scorsi la ex compagna di liceo del terzogenito del senatore di Fdi, che lo ha poi denunciato, fosse o meno in grado di dare il consenso ad andare a casa del 21enne incontrato a una festa all’Apophis, per trascorrere la nottata insieme. Si vuol appurare in che condizioni fosse quando ha lasciato il locale. La 22enne, nella denuncia arrivata il 3 luglio sul tavolo dei pm, ha scritto di avere «ricordi della notte vaghi» perché «drogata».

L’unico «dato certo», ha messo nero su bianco, «è che Leonardo mi ha dato un drink, mi ha portato a casa sua, senza che io fossi nelle condizioni tali da poter scegliere» e, quando lei si è svegliata, lui «ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali, lui e l’amico, sempre a mia insaputa». Ricostruzione che La Russa jr ha sempre respinto affermando che il suo comportamento è stato lineare, e che si è trattato di una scelta condivisa. Intanto, lunedì 31 luglio si terranno le operazioni, con la formula dell’accertamento irripetibile, per acquisire attraverso parole chiave i contenuti del telefono, privo di sim, di Leonardo, alla presenza anche di un consulente nominato dalla sua difesa. Le analisi sul materiale estrapolato dagli smartphone, tra i quali quelli della presunta vittima e delle sue amiche, verrà effettuata nelle prossime settimane.

La Russa è indagato in concorso con l’amico Tommaso Gilardoni, di professione dj. Quest’ultimo ha nominato come difensori il professore e avvocato Alessio Lanzi, ex componente del Csm e già difensore, tra gli altri, di Fedele Confalonieri nei procedimenti Mediaset e Mediatrade, e Luigi Stortoni, anche lui professore che ha difeso, tra gli altri, in passato Roberto Formigoni. Le nomine non sono ancora arrivate formalmente in Procura a Milano per questioni tecniche, ma i due professori di diritto (Stortoni è professore emerito dell’Università di Bologna), da quanto si è saputo, assisteranno Gilardoni.

venerdì, 28 Luglio 2023 - 11:53
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