Azione disciplinare per i pm che accusano Renzi, Area contro Nordio: «Intimidisce chi indaga sui potenti»

Carlo Nordio
L'ex magistrato Carlo Nordio

Nordio promuove un’azione disciplinare contro i pm di Firenze che indagano su Renzi, e il coordinamento di Area democratica per la giustizia reagisce: «Il ministro intimidisce». «Nella vicenda che riguarda la procura di Firenze il ministro ancora una volta, strumentalizza il potere disciplinare per colpire gli autori di scelte giudiziarie sgradite – afferma una nota della corrente di sinistra dell’Associazione nazionale magistrati -. Ancora una volta il ministro confonde la sede disciplinare con i rimedi giurisdizionali che fondano le garanzie del nostro sistema giudiziario. Ancora una volta il ministro intimidisce i magistrati che si azzardano ad esercitare le proprie prerogative anche in indagini o in processi scomodi che riguardano condotte dei potenti».

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Nel mirino del guardasigilli, che ha inviato gli atti alla procura generale della Cassazione, ci sono il procuratore aggiunto Luca Turco e il sostituto Antonino Nastasti. Area accomuna il caso dei pm di Firenze a un’altra iniziativa disciplinare del ministro nei confronti dei magistrati di Torino che si stanno occupando del procedimento ‘Bigliettopoli’ per aver intercettato il senatore del Pd Stefano Esposito senza l’autorizzazione del Parlamento.

«Continuano ad arrivare segnali all’intera magistratura di non disturbare i potenti – ribadisce la nota -. Questo è il messaggio sottostante le ultime iniziative disciplinari mosse contro atti di semplice esercizio della giurisdizione nell’ambito dei procedimenti noti come ‘Bigliettopoli’ e ‘Open’» Per le toghe progressiste la vicenda di Torino e l’iniziativa disciplinare avviata nei confronti dei colleghi piemontesi presenta «caratteri analoghi» a quella intrapresa nei riguardi dei pm di Firenze e «segue il clamore sollevato dalla politica, dimostrando che questa deriva rischia di compromettere irreparabilmente l’indipendenza della magistratura, penetrando anche tra noi. Non abituiamoci, non rinunciamo alla indignazione».

mercoledì, 16 Agosto 2023 - 16:01
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