Caivano, Meloni: «Qui lo Stato ha fallito. Radicale bonifica: questo territorio sarà un modello da esportare. Ecco come farò»

di Manuela Galletta

«Se siamo qui dopo dieci anni dalle storie di Fortuna Loffredo e Antonio Giglio è perché si è consumato un fallimento dello Stato italiano». E, allora, bisogna rimediare. Bisogna «parlare con serietà a territori» difficili come questi, bisogna «parlare con serietà a persone che pensano che lo Stato viene a fare le passerelle». E «il messaggio più serio che si possa dare» è «invertire questa tendenza» e trasformare «questo territorio in un modello: da problema a esempio».

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Nel punto stampa che chiude la visita a Caivano dopo la notizia dello stupro ai danni di due bambine di 10 e 12 anni, il premier Giorgia Meloni annuncia di volersi farsi carico della sfida di riqualificare un’area che da troppo fa rima con illegalità, camorra, degrado e assenza di sogni e speranza. E promette: «Questo territorio sarà radicalmente bonificato e vi assicuro che vedrete presto i frutti della bonifica di questo territorio».

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Le direttrici dell’azione dello Stato saranno principalmente due: più incisività sul fronte dei controlli e della sicurezza, rafforzamento dell’organico dei docenti e scuole aperte oltre l’orario canonico. «Ci sarà fermezza da parte dello Stato contro l’illegalità, la criminalità e lo spaccio di droga – spiega Meloni – Sarà inoltre rafforza la presenza delle forze dell’ordine e vi assicuro che vedrete presto i frutti in termini di controllo del territorio». Il secondo step prevede di «dotare il territorio di servizi che i cittadini aspettano di vedere da molto tempo». I punti da soddisfare saranno molteplici: «Riapriremo il centro Delphinia (teatro dello stupro ai danni delle due bambine, ndr) entro la primavera e poi coinvolgeremo le Fiamme Oro per gestirlo. E’ un intervento da 10 milioni di euro», annuncia Meloni. Riflettori accesi anche sulle scuole: «Ci sarà più personale per le 4 scuole del territorio, ci saranno più risorse per tenerle aperte al di fuori dell’orario curriculare. Aiuteremo questi docenti: in queste 4 scuole arriveranno fino a 20 docenti in più».

Contestualmente il Governo valuterà anche interventi, a carattere nazionale ovviamente, per «rafforzare le norme per combattere la dispersione scolastica». Ma, avverte Meloni, «questi sono solo i primi interventi che porteremo qui». Perché l’obiettivo è creare un modello di ripartenza che possa poi essere esportato in altre realtà. «In Italia non possono esistere zone franche – sottolinea Meloni – Il Parco Verde di Caivano non è l’unico che versa in queste condizioni. Io penso che si possa partire da qui, provare a fare la differenza, per riportare la presenza seria, costante, autorevole dello Stato italiano, delle istituzioni della repubblica, che in territori come questi non sono stati sufficientemente percepiti e, forse, sufficientemente presenti».

giovedì, 31 Agosto 2023 - 16:28
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