Sono due le persone iscritte sul registro degli indagati dalla procura di Ivrea per la strage di Brandizzo (Torino), dove cinque operai sono morti travolti da un treno. Uno è Antonio Massa, 46 anni, dipendente di Rfi, l’altro è Andrea Girardin Gibin, caposquadra della ditta incaricata. Massa aveva il compito di fare da scorta al cantiere degli operai della Sogifer che dovevano sostituire un tratto di binari : si è salvato perché era poco più lontano, al telefono. Gibin ha scampato la morte perché ha visto in tempo i fari del treno ed è riuscito a buttarsi di lato.
La novità, rispetto alle prime ore di indagine, è che i magistrati ipotizzano il reato di omicidio e disastro “con dolo eventuale”, dunque doloso, volontario. Ipotesi ben più grave dei reati colposi per cui è stato aperto il fascicolo dalle pm Giulia Nicodemo e Valentina Bossi.
La svolta investigativa è arrivata in seguito al riscontro di presunte “gravi violazioni delle procedure di sicurezza” nella prima analisi del materiale sequestrato.
Si tratterebbe, da quanto si apprende, delle procedure relative alle comunicazioni – o mancate comunicazioni – che hanno portato la squadra di operai a lavorare sui binari nonostante non fosse arrivato il nulla osta all’avvio del cantiere e ci fosse ancora il semaforo verde per i treni in transito, visto che la circolazione non era stata bloccata.
venerdì, 1 Settembre 2023 - 22:50
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