Terremoto Campi Flegrei sentito a Roma e Foggia: dal 1983 mai stato così forte come stanotte ma niente danni


La scossa di stanotte è stata percepita dalla popolazione nei comuni flegrei e in tutta la città di Napoli, allarmando migliaia di cittadini scesi in strada, in particolare nei quartieri della zona occidentale come Bagnoli e Fuorigrotta. Il Comune capoluogo ha fatto sapere che non sono giunte segnalazioni di danni a persone o cose. Il terremoto di magnitudo 4,2, avvenuto alle 3,35 nei Campi Flegrei, è stato avvertito in un’area ampia, con segnalazioni anche da Roma e Potenza. Secondo il servizio ‘Hai sentito il terremoto?’, dell’Ingv, i comuni più vicini all’epicentro sono Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Napoli, Monte di Procida e Marano di Napoli.

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La mappa elaborata dal servizio, sulla base dei questionari inviati dalle zone in cui il sisma è stato avvertito, indica che le segnalazioni sono arrivate dalle province di Latina, Frosinone, Caserta, Benevento, Avellino, Salerno, Foggia e Roma.

«Invito tutti i cittadini a essere tranquilli – dichiara il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – , noi stiamo facendo tutto il possibile per fare in modo che la situazione venga seguita al massimo livello istituzionale e scientifico. Sono in contatto continuo con l’Istituto nazionale di geofisica e la Protezione civile, siamo seguendo con tantissima attenzione la questione. Ricordo che i Campi flegrei sono uno dei luoghi più monitorati al mondo dove c’è un sistema di monitoraggio altamente sofisticato. C’è grande attenzione e noi continuiamo a ispezionare le scuole e gli edifici pubblici per verificare se ci siano danni indotti da questo sciame sismico e al momento non si è evidenziato nulla».

CONTROLLI SU SCUOLE: DISTACCHI DI INTONACO
Una task force di tecnici del Comune di Napoli, coadiuvati dal dirigente del Servizio Tecnico scuole, ha effettuato una serie di verifiche su un campione di dieci scuole della Municipalità 10 (Fuorigrotta-Bagnoli), il cui territorio è prossimo all’epicentro del terremoto. Nella zona di Bagnoli e Fuorigrotta, sono state monitorati l’intero plesso del “Madonna Assunta”, le scuole Vito Fornari, Kennedy, Cesario Console, il plesso Pendio Agnano, l’asilo nido Guido Rossi, la scuola d’infanzia Collodi. Nelle scuole ispezionate non sono state rilevate lesioni significative dal punto di vista strutturale, ma semplici distacchi di intonaco in alcuni edifici scolastici peraltro già oggetto di precedenti interventi.

STOP AI TRENI, POI LENTA RIPRESA
Per consentire le dovute verifiche sulla rete ferroviaria dopo la forte scossa, nelle prime ore della mattinata è stata sospesa in via precauzionale la circolazione dei treni da e per il capoluogo partenopeo. Forti ritardi si sono accumulati, prima della graduale ripresa della circolazione sul nodo ferroviario di Napoli. Attivato l’intervento dei tecnici per le opportune verifiche sulle linee Alta Velocità Napoli – Roma, Napoli – Roma via Formia, Napoli – Torre Annunziata e linea 2 metropolitana Napoli – Napoli Campi Flegrei.

MAGGIOR SISMA DEGLI ULTIMI 40 ANNI
Secondo Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma di stanotte «è stato il maggiore degli ultimi 40 anni» ed «è avvenuto durante uno sciame cominciato ieri mattina alle 5, caratterizzato da 60 eventi di intensità inferiore». Parlando con l’Ansa, Di Vito ha aggiunto che l’evento «si inquadra nella dinamica bradisismica, che negli ultimi giorni ha subito una lieve accelerazione». Ossia «il processo sta continuando e la velocità di sollevamento del suolo si sta leggermente intensificando». In tutta l’area dei Campi Flegrei sono attive 24 ore su 24 stazioni di rilevamento dell’Ingv. Al momento «non si osservano variazioni significative» sugli altri fenomeni legati al bradisismo. Il terremoto di magnitudo 4,2 si deve al fatto che «ci sono parti della crosta terrestre che riescono ad accumulare una maggiore quantità di energia», che per questo possono generare terremoti più forti. Inoltre, «ci sono piccole differenze fra questo terremoto di magnitudo 4,2 e quello di magnitudo 3,8 avvenuto il 7 settembre. Entrambi gli eventi fanno parte di una categoria di terremoti di media magnitudo e sono avvenuti nell’ambito di un intenso fenomeno bradisismico, con uno sciame in corso».

POSSIBILE CRESCITA DI MAGNITUDO
«Previsioni certe non siamo in grado di farne, è in corso una sequenza sismica che non finisce oggi e quindi possiamo aspettarci ancora nuovi eventi e anche una crescita in termine di magnitudo». Lo dichara all’Agi il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni. Secondo lui «i terremoti stanno aumentando sia in termini di energia che di numero. Solo nell’ultima settimana ne abbiamo avuti oltre 250, quindi stiamo parlando di un fenomeno molto attivo, legato al bradisismo del vulcano dei Campi Flegrei il cui magma ad alcuni km di profondità genera una spinta verso l’alto e il conseguente sollevamento in superficie di circa un centimetro e mezzo al mese, determinando la sismicità». Va ricordato che il fenomeno è in atto da mesi, e per uno studio pubblicato a giugno su “Communications Earth & Environment” a cura di ricercatori dell’ University College London e dell’Ingv, ha causato un progressivo indebolimento nella crosta della caldera dei Campi Flegrei.

VERTICE ALLA REGIONE
Questa mattina il governatore Vincenzo De Luca ha incontrato il Capo della Protezione Civile regionale, Italo Giulivo, per una verifica aggiornata degli eventi sismici che stanno riguardando l’area flegrea e l’area ovest di Napoli. Per domani era già stata prefissata una riunione operativa, «in relazione alla microzonizzazione sismica – afferma una nota – e sarà convocata a breve un’altra riunione tecnica in particolare sui sistemi delle reti e dei trasporti». De Luca ha inoltre inviato una lettera alla Presidenza del Consiglio e ai ministri Fitto e Musumeci «segnalando ulteriormente che la situazione dello sciame sismico dei Campi Flegrei, conferma quanto sia indispensabile lo sblocco dei finanziamenti Fsc (Sviluppo e Coesione) per gli interventi di assoluta urgenza sulle reti e la viabilità». Ulteriori incontri sono in corso con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile sulla vulnerabilità degli edifici.

mercoledì, 27 Settembre 2023 - 18:39
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