Lotta alla ‘ndrangheta, “Liberi di scegliere” diventa legge regionale: rete per 150 minori allontanati da famiglie malavitose

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Centocinquanta minori allontanati da famiglie di ‘ndrangheta con 30 madri che li hanno seguiti, 7 delle quali diventate collaboratrici di giustizia. Sono alcuni numeri del progetto “Liberi di scegliere” avviato quando era presidente del Tribunale dei minorenni di Reggio Calabria dal giudice Roberto Di Bella, adesso a Catania.

Un progetto arrivato nelle scuole grazie all’impegno dell’associazione culturale Biesse e che da giugno è diventato legge regionale per volontà del presidente dell’assemblea Filippo Mancuso. L’assemblea finanzia 5 borse di studio da 2000 euro già attivate dalla Biesse. Di questo si è parlato oggi a Catanzaro, davanti ad una platea di studenti delle varie scuole cittadine.

Di Bella ha sottolineato come la legge calabrese sia la prima in Italia «che affronta in maniera decisa il tema della criminalità organizzata e dell’impatto sulla vita dei minori. Bisogna alimentare questo percorso, farlo diventare permanente. E’ un modo per sensibilizzare i ragazzi su quello che significa ‘ndrangheta. In una terra come la Calabria, bellissima, non si può non affrontare questo tema. Dovrebbe essere l’arma decisiva per debellare questo virus». Anche perché, ha aggiunto, le famiglie di ‘ndrangheta «mantengono il potere sul territorio nel tempo attraverso l’indottrinamento dei figli. Noi non vogliamo punire i ragazzi ma risparmiare loro il carcere e consentirgli di sperimentare vie diverse, un Erasmus della legalità. I risultati sono incoraggianti».

«Il progetto – ha detto Bruna Siviglia presidente della Biesse – è un inno alla speranza che da contesti malavitosi si può uscire. Oggi, grazie al Consiglio regionale, siamo un unicum in Italia, c’è stata una svolta storica per cui in tutte le scuole calabresi è stata inviata una lettera in cui si invitano ad intraprendere il percorso educativo, con la visione del film, la lettura del libro di Di Bella e gli incontri con noi». «La legge – ha detto Mancuso – contribuisce a dare la possibilità a tanti figli di ‘ndrangheta di ricostruirsi una vita , partendo dall’importanza dell’educazione dei giovani ai valori di legalità e giustizia».

sabato, 14 Ottobre 2023 - 18:08
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