Magistratura, MI chiede moratoria sul tetto di 10 anni per la permanenza negli uffici: «Stride con organizzazione efficiente»


Norma da sempre molto discussa, si torna a parlare del tetto decennale di permanenza negli uffici giudiziari per i magistrati. Una moratoria è ora chiesta dai togati di Magistratura Indipendente, la corrente di destra dell’Associazione nazionale magistrati, che hanno affrontato il tema in un documento trasmesso al Comitato di presidenza del Csm. «La permanenza massima decennale all’interno del medesimo ufficio, sezione o gruppo di lavoro, prevista con circolare Csm nel 1993 e in seguito per legge – si legge -, stride con l’efficiente organizzazione degli uffici giudiziari». MI ricorda che già nel 2022 era stata chiesta e ottenuta l’apertura di una pratica sulla questione. Ora si sollecita «una concreta trattazione». Nel documento di Magistratura Indipendente, viene evidenziato che «è stata già formulata una mediazione tesa ad introdurre quanto meno nell’immediato una ‘moratoria’ sulla decennalità fino al 2026 ovvero fino alla prevista conclusione del Pnrr».

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Secondo i togati di MI, infatti, «l’attuale assetto normativo causa gravi disfunzioni piuttosto che una diffusione di competenze, soprattutto negli uffici di piccole e medie dimension». Ciò avverrebbe perché «sacrificando professionalità acquisite, si impongono scelte organizzative disarmoniche e di impoverimento formativo». Il divieto «impone inoltre sovente al magistrato scelte, oltre che di perdita di professionalità, anche di cambio sede ovvero di logorante mobilità e turn over». Viceversa il «Pnrr richiede una sfida straordinaria proprio sul piano della efficienza e della professionalità».

Il gruppo di MI pone sottolinea pure che «la normativa primaria e consiliare ostacolano professionalità specifiche acquisite negli anni». A questo «si associa un ulteriore ostacolo alla competenza specifica dei magistrati: l’attuale geografia giudiziaria, con tribunali troppo piccoli per poter garantire un qualsiasi livello di specializzazione». Il documento si chiude con una richiesta: «Vogliamo essere partecipi di un percorso riformatore non subirlo irrazionalmente». Il dibattito sul ‘tetto’ è così rilanciato.

giovedì, 16 Novembre 2023 - 14:30
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