Nuovi guai per avvocato penalista Pittelli: ai domiciliari per bancarotta. Altri 7 indagati: ci sono notaio e commercialista

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Lunedì scorso è stato condannato a 11 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito del maxi-processo “Rinascita Scott”, oggi si è trovato nuovamente privato della libertà. Per l’avvocato penalista ed e parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli arrivano nuovi guai giudiziari: è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i reati di bancarotta fraudolenta, accesso abusivo a un sistema informatico e indebita compensazione. I reati sono contestati in concorso ad altri sette indagati: Francesco Saverio Nitti, di 55 anni, commercialista; Salvatore Domenico Galati (56), Monica Albano (44) e Caterina Concolino (64) amministratori unici della società At Alberghiera Turistica srl che si sono succeduti dal 2006 al 2018; Antonio Marchio (34), anni, liquidatore della stessa società; Rita Tirinato (62), amministratore unico della società Sarusi srl; Sebastiano Pantazella (54), notaio.

Nei confronti di Pittelli la procura (la richiesta è stata firma dal pm della Dda Irene Crea, Annamaria Frustaci, Antonio De Bernardo e Andrea Buzzelli e dall’allora procuratore Nicola Gratteri) aveva chiesto il carcere. Il gip Chiara Esposito del Tribunale di Catanzaro ha anche disposto due sequestri nei confronti della società At Alberghiera, relativi a due diversi casi di bancarotta fraudolenta: 650mila euro e 824mila euro, per un totale di 1.474.404,54 euro e di un terreno a Stalettì.

Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro e sugella l’inchiesta della procura sul fallimento di una società della quale Pittelli è ritenuto l’amministratore di fatto.

La vicenda riguarda un terreno edificabile nel Comune di Stalettì sul quale sarebbe dovuta sorgere una struttura turistica. Il terreno era di proprietà della società At Alberghiera di cui, per l’accusa, era amministratore di fatto e socio unico l’avvocato Pittelli. Nel 2018 la società era in liquidazione e, nonostante l’esistenza di un debito di 1.043.852,97 euro con la Regione Calabria (derivante dall’anticipo di un contributo pubblico ottenuto nel 2005), il terreno veniva ceduto alla società Sarusi srl, costituita ad hoc, secondo gli inquirenti, e anch’essa riconducibile a Pittelli. Un altro caso di bancarotta contestato riguarda la mancata richiesta di restituzione di un credito di oltre 800mila euro vantato dalla società At Alberghiera, fallita, nei confronti di un’ulteriore società, la Cromar Immobiliare srl, anche quest’ultima poi dichiarata fallita, pur in presenza di un debito verso la Regione Calabria di oltre un milione di euro derivante dall’anticipo di un contributo pubblico ottenuto nel 2005 per la realizzazione sul terreno sequestrato di un complesso alberghiero, finanziamento poi oggetto di rinuncia e mai restituito. Inoltre Pittelli, Galati, Albano e Concolino avrebbero distrutto o nascosto i libri e le altre scritture contabili in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari. A carico del liquidatore della At Alberghiera, Antonio Marchio, è stato disposto il sequestro preventivo di circa 77mila euro in relazione all’ipotizzato reato di indebita compensazione di debito iva. Il gip ha disposto due sequestri nei confronti della società At Alberghiera, relativi a due diversi casi di bancarotta fraudolenta: 650mila euro e 824mila euro, per un totale di 1.474.404,54 euro.

LE INTERCETTAZIONI AL CENTRO DELL’INCHIESTA

Al centro dell’inchiesta vi sono anche diverse intercettazioni. Qualcuna è stata captata nel 2018 nello studio dell’avvocato Giancarlo Pittelli tra quest’ultimo e il commercialista Francesco Saverio Nitti. «Lascia stare che adesso ti inseguono perché anche se è cancellata la società comunque è aggredibile, lascia stare che questi 800.000 euro non sappiamo la Regione Calabria che fine farà fare”. “Possibile che dopo 7, 10 anni si svegliano di nuovo?». Un’intercettazione che, secondo la procura di Catanzaro, ha permesso di far emergere un dato importante: «La necessità di vendere il terreno alla nuova società costituita (Sarusi srl) e di mettere successivamente in liquidazione la At Alberghiera Turistica srl nasce dall’esistenza di un debito della società verso la Regione Calabria di circa 800mila euro per un non meglio specificato finanziamento ricevuto e non restituito».

LE TESTIMONIANZE

Sul ruolo di Pittelli nella società, vi sono alcune deposizioni. Un ex commercialista della società, sentito dagli inquirenti ha dichiarato: «Sono a conoscenza che ci sono stati diversi amministratori della società e, se ricordo bene, l’ultima era la moglie dell’avvocato Pittelli, Concolino Caterina, ma io mi interfacciavo esclusivamente con l’avvocato Pittelli per tutto quanto atteneva la At Alberghiera Turistica. Ho sempre inteso la At Alberghiera come un’impresa familiare riconducibile all’avvocato Pittelli. Nel corso della mia collaborazione, penso di non aver mai intrattenuto conversazioni lavorative con gli amministratori della società, ma esclusivamente con l’avvocato Pittelli». .

venerdì, 24 Novembre 2023 - 18:18
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