Caserta, condannata l’ex garante dei detenuti: accusata di avere favorito un recluso, pena patteggiata


L’inchiesta che l’ha travolta si è conclusa con una condanna. Emanuela Belcuore, garante dei detenuti della provincia di Caserta sino all’esplosione dell’indagine, ha patteggiato anno e dieci mesi (con pena sospesa) per corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.

La procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere l’aveva accusato di aver fatto favori a un detenuto in cambio di soldi e scarpe di lusso. Per l’accusa, la garante avrebbe intrattenuto conversazioni telefoniche con un detenuto che usava un cellulare illecitamente introdotto in carcere, avvisandolo delle perquisizioni in modo da consentirgli di nascondere il telefono. Si sarebbe poi prodigata per far avere permessi e altri benefici sempre allo stesso detenuto, ricevendo in cambio la somma di mille euro e un paio di scarpe di lusso. Il patteggiamento tra procura e Belcuore (difesa da Claudio Sgambato) è stato riconosciuto con sentenza dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Daniela Vecchiarellio.

Gli accertamenti a carico di Belcuore erano scattati a luglio, quando l’ex garante subì la perquisizione con il sequestro del cellulare; qualche giorno dopo si dimise quindi dal ruolo conferitole dalla Provincia di Caserta.

venerdì, 12 Gennaio 2024 - 17:27
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