Caso Huawei, arrestata assistente parlamentare a Bruxelles dell’eurodeputato Martusciello

Il carcere di Secondigliano

Dopo il Qatargate scoppia il caso Huawei, l’Europarlamento finisce nuovamente nella bufera e gli schizzi di fango arrivano nuovamente fino in Italia. La storica segretaria dell’eurodeputato Fulvio Martusciello, assistente parlamentare del politico a Bruxelles, è stata arrestata nella mattinata di oggi su disposizione delle autorità belghe.

Si tratta di Lucia Simeone, nota come Luciana, originaria di Ercolano, comune in provincia di Napoli. La donna è stata fermata mentre si trovava nel Casertano ed è stata trasferita nella sezione femminile del carcere di Secondigliano.

Difesa dall’avvocato Antimo Giaccio del foro di Napoli, Simone affronterà l’interrogatorio nella giornata di sabato dinanzi al giudice Corinna Forte della Corte d’Appello di Napoli: deve rispondere delle accuse di associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione.

L’inchiesta è quella che nei giorni scorsi ha visto finire in manette diversi lobbisti accusati di corruzione di almeno 15 ex e attuali europarlamentari in favore di Huawei. Nei giorni scorsi la giustizia belga ha convalidato l’arresto di quattro lobbisti per corruzione attiva e organizzazione criminale. Resta, dunque, in carcere il principale indagato, l’italo-belga Valerio Ottati, mentre un quinto lobbista – un consulente italiano del gigante cinese del tech – è stato rilasciato con condizioni.

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giovedì, 20 Marzo 2025 - 14:16
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