«Ciao Auri, vola per sempre nei cieli come facevi in terra. Noi ti faremo giustizia, non ci fermeremo di fronte a niente». Federica Bevilacqua è perentoria. Sua cugina Aurora Maniscalco, 24enne di Palermo che lavorava hostess della Lauda Air, è precipitata nella notte tra sabato e domenica dal terzo piano di un palazzo a Vienna e ieri è deceduta per la gravità delle ferite riportate.
Le autorità austriache hanno aperto un’inchiesta. La 24enne, da tre anni residente nella capitale austriaca, si trovava in compagnia del fidanzato, un 27enne anche lui palermitano e impiegato come assistente di volo in un’altra compagnia aerea, già ascoltato dagli investigatori. I genitori hanno subito raggiunto la figlia e sono stati ricevuti dall’ambasciata italiana. Nel caso di Aurora Maniscalco, le indagini – allo stato embrionale – al momento non hanno portato ad alcuna conclusione.
La storia, nella sua iniziale dinamica e nei dubbi sollevati dai parenti, riporta inevitabilmente il pensiero a quanto è accaduto pochi mesi fa a Claudia Chessa, studentessa 18enne di Arzachena. Chiara si è lanciata dal balcone di un hotel a Malta dove si trovava per studiare inglese: la giovane, che per fortuna si è salvata nonostante le ferite riportate, ha poi riferito di essersi lanciata dal balcone per sfuggire al fidanzato Alessio Lupo, 27 anni, noto dj e organizzatore di eventi.
Secondo il racconto che Claudia ha rilasciato in esclusiva a Pomeriggio Cinque dal letto dell’ospedale, tutto è iniziato dopo una serata nei locali della zona. «Ci stavamo divertendo», ha spiegato alla trasmissione di Canale 5 mesi fs, ma poi Alessio ha avuto un diverbio con degli sconosciuti e la serata è degenerata. «Verso la chiusura del locale Alessio era diverso dal solito, va in bagno, lo seguo e vedo che era con uno sconosciuto e faceva uso di droghe. Mi ha deluso perché sono stata io a volere che venisse qui per fargli cambiare aria, era già successo in passato», ha detto.
Claudia ha tentato di convincerlo ad andarsene, ma la situazione è peggiorata: «Lui nega l’evidenza, volevo andassimo via, sono uscita convinta che mi seguisse, sono stata fuori dal locale per un po’ di minuti, lui esce e io in lacrime lo prego di andare via da lì. Lui cerca di trattenermi e allora me ne sono tornata in stanza da sola, mi ha raggiunto, abbiamo iniziato a litigare, gli ho detto che ero delusa, arrabbiata». Rientrati in hotel, secondo il racconto della ragazza, la violenza è esplosa. «Mi ha prima morso un dito della mano, poi ha provato a soffocarmi con un cuscino, poi mi ha morso le dita dei piedi e diceva che me le avrebbe staccate. Ero terrorizzata, ha iniziato a prendermi a pugni sul viso e sul petto, ho una costola fratturata per questo, e mi ha promesso che da quella stanza non sarei uscita viva quella notte. Mi ha detto ‘io ti ammazzo, non sai chi sono’».
Spaventata e convinta che non ci fosse altra via d’uscita, Claudia ha spiegato di avere preso la decisione estrema: «A quel punto ho pensato a mia mamma, alla mia famiglia, di non rivederli più, ero disperata, avevo paura, cercavo di tranquillizzarlo. Lanciarmi era l’unica soluzione».La ragazza si è così lanciata dal balcone della stanza d’albergo, puntando su una grande tenda da sole situata un piano più sotto per attutire la caduta. È sopravvissuta ma ha riportato gravi feritee. «Se non mi fossi lanciata mi avrebbe ucciso», ha detto con fermezza a Pomeriggio Cinque.
Dopo il fatto, Alessio Lupo è stato fermato dalla polizia maltese, denunciato per uso di droga e formalmente indagato per violenza domestica, ma è stato rilasciato 48 ore dopo ed è rientrato in Italia. Il suo legale, l’avvocato Egidio Caredda, ha parlato di un rapporto conflittuale e di «attacchi di gelosia e mancanza di rispetto reciproco», negando che si tratti di un caso di violenza premeditata. Il legale ha riferito che Alessio aveva l’abitudine di registrare le liti con la ragazza e che la sera dei fatti avrebbe ripreso la discussione in hotel, fino al momento in cui Claudia si è diretta verso il balcone. Il 27enne sostiene di essere sceso subito in strada dopo la caduta e che la ragazza, in piedi, gli avrebbe detto: «Alex resta qui con me». Nonostante ciò, la giovane non ha voluto essere accompagnata in ospedale da lui.
Attualmente, la Procura di Tempio Pausania, in coordinamento con la Squadra Mobile di Sassari, sta valutando gli sviluppi insieme alla magistratura maltese. Alessio Lupo rischia di essere indagato per tentato omicidio. Per ora, però, il suo nome non risulta ancora iscritto nel registro degli indagati in Italia.
martedì, 24 Giugno 2025 - 12:23
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