Giustizia, anche gli avvocati ‘isolano’ l’Anm sulla pretesa dei vaccini. Da Napoli e Roma le critiche ai magistrati

Toghe

Anche l’avvocatura si smarca dall’Associazione nazionale magistrati dopo la minaccia di ‘sciopero bianco’ da parte del sindacato delle toghe per la mancata corsia preferenziale nel piano vaccini.

Il Consiglio dell’Ordine di Roma (guidato da Antonio Galletti) e quello di Napoli (guidato da Antonio Tafuri) hanno espresso la propria censura al comunicato di ‘rappresaglia’ che l’Anm si è trovata costretta a rettificare a seguito della prima ondata di critiche. Critiche che sono piovute dagli avvocati napoletani: «Da settimane, il Consiglio aveva invocato un intervento di carattere nazionale, che garantisse uniformità nell’attuazione della campagna vaccinale su tutto il territorio, non essendo assolutamente condivisibili le difformità che si stavano creando fra le varie Regioni. Diamo atto alla Regione Campania – ha precisato il presidente Antonio Tafuri – di avere tracciato il giusto percorso affinché tale comparto recuperi al più presto la piena operatività sia per motivi di protezione dell’ordinamento giuridico, della legalità, dei diritti delle persone e, in definitiva, della democrazia e sia per ragioni strettamente attinenti alla ripartenza economica del Paese, che non può prescindere dall’efficienza della macchina giudiziaria. Auspichiamo che la stessa strada sia finalmente intrapresa dal Governo centrale ma non è immaginabile che la giustizia, se così non fosse, si debba interrompere».

Per Galletti, presidente del Coa di Roma, «imporre il proprio punto di vista, minacciando l’interruzione delle udienze è un metodo che non possiamo condividere. Avvelenare i pozzi dove tutti si abbeverano non è nello stile dell’Avvocatura». «Il fatto di essere inclusi anche gli Avvocati nell’elenco delle categorie che secondo Anm dovrebbero essere vaccinate – aggiunge – in via prioritaria non può indurci ad accettare come soluzione quella di proporre una sorta di sciopero bianco che rallenti ulteriormente la macchina della Giustizia, che come tutti sappiamo già è lenta di per sé senza bisogno di ulteriori inciampi sul cammino – spiega Galletti – per cui giudichiamo questa posizione dell’Anm un errore che altro non fa che aumentare la confusione in ordine a un tema così delicato».

lunedì, 29 Marzo 2021 - 18:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA