Napoli, Costa sui beni confiscati: «Legge per aiutare economicamente chi li gestisce»

Sergio Costa
Sergio Costa

«Oggi abbiamo discusso su due beni confiscati e utilizzati a Napoli mai sui quali però ci sono delle difficoltà. È anche vero che ci sono molti beni non ancora assegnati che meritano un’attenzione diversa ma io credo ci voglia una norma generale dello Stato che aiuti e sostenga le associazioni che decidono di intraprendere questo percorso». Lo ha detto Sergio Costa, vicepresidente della Camera, al termine del vertice avuto oggi con il prefetto di Napoli Claudio Palomba sulla situazione della Masseria Ferrajuoli di Afragola e del bene confiscato affidato alla cooperativa sociale Ars – in memoria di Memoria di Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco, tre giovani vittime innocenti di camorra – sito a in via Mennella a Casalnuovo. Due siti che Costa ieri ha visitato e di cui ha discusso oggi con il Prefetto.

«È simbolicamente importante – ha detto Costa – per lo Stato rimettere questi beni in circuito. Credo ci voglia una legislazione fiscale e contributiva che consenta a chi li gestisce ora di poter fare un primo salto verso il mercato e iniziare a funzionare veramente. C’è un aspetto anche burocratico di cui occuparsi che riguarda tutti e su cui vedo un’attenzione un po’ flebile ora».

Sulla Masseria Ferrajoli di Afragola, Costa ha sottolineato che «il bene confiscato – ha detto – è il più grande della provincia di Napoli, parliamo di oltre 12 ettari. Lì si fa educazione ambientale, orti sociali. Vive un periodo di problemi a causa del pon legalità che non si è ancora sviluppato definitivamente e per uno snodo autostradale che si vuole aprire e spaccherebbe il bene a metà. Ci siamo confrontati con il Prefetto che ha ben chiara questa necessità e nel giro di un mese e mezzo dovremmo risolvere finalmente la vicenda. Si sta cercando una mediazione per salvaguardare le necessità di collegamento e quelle di tutela di un bene confiscato. Sul bene a Casalnuovo va ricordato che è un luogo particolare, con i famosi 170 appartamenti, le mazzette, una storia molto antipatica. Abbiamo segnalato la necessità di poter agevolare le attività di educazione ambientale, tra l’altro è l’unica area verde di Casalnuovo di oltre 2 ettari e il Prefetto si è messo a disposizione proponendosi di fare da collante tra le istituzioni per favorire queste attività. Questi beni li conosco per la mia storia personale e sono contento di aver trovato la disponibilità delle istituzioni. I beni confiscati sono quasi 20.000 in tutta Italia e quei 4000 solo in Campania. Dobbiamo dare delle risposte perché queste sono occasioni di lavoro per il territorio e di ripristino della legalità».

lunedì, 13 Febbraio 2023 - 14:34
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