Genova, Bonafede rinforza tribunale e procura con 33 unità, ma solo perché si deve indagare sul crollo del ponte

ponte Morandi
Il ponte Morandi crollato a Genova la mattina del 14 agosto 2018

La decisione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, questa volta, è di quelle utili davvero: al Tribunale di Genova e alla procura della Repubblica di Genova arriveranno 33 unità per rafforzare l’organico.

Ma il punto è che, ancora una volta, la decisione è ancora non ad un intervento strutturale sui ‘vuoti’ di cui soffrono i tribunali e le procure di quasi tutta Italia. Ancora una volta la decisione è frutto di un’emergenza e anche un po’ della strategia di dimostrare alla cittadinanza che i Cinque Stelle non ignorano i problemi della gente. La decisione del ministro (lodevole, lo sottolineato) è legata alla necessità di consentire alla procura di Genova e al Tribunale di lavorare più alacremente e senza affanni sul caso del crollo del Ponte Morandi di Genova, che il 14 agosto scorso ha provocato la morte di 43 persone.

Lo rende noto un comunicato del ministero della Giustizia, nel quale si sottolinea che «dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi, la città di Genova ha bisogno di tornare più in fretta possibile alla normalità. E ha bisogno di aiuto anche attraverso il rafforzamento della macchina della Giustizia soprattutto per assicurare urgentemente Giustizia ai familiari delle vittime del disastro dell’agosto scorso». Il ministero, si legge ancora nella nota, «rispondendo alla richiesta dei cittadini genovesi di intensificare l’efficienza dell’apparato, ha disposto – attraverso il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi – una procedura di interpello per distaccare temporaneamente 33 unita’ nel capoluogo ligure». «Per far fronte alle eccezionali esigenze presto trentatrè lavoratori, tra donne e uomini, saranno inseriti in servizio al Tribunale di Genova e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova. Questi i profili professionali interessati: Funzionario giudiziario, Cancelliere esperto, Assistente giudiziario e Operatore giudiziario», conclude la nota.

Sarebbe bello se interventi di rafforzamento degli organici dei Tribunali e delle procure di tutta Italia fossero strutturali e non si verificassero solo in caso di tragedie e di vite umane spezzate, considerato che quello dei pochi magistrati e personale amministrativo è un’emergenza ormai cronica nel nostro Paese.

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venerdì, 2 Novembre 2018 - 14:48
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