Marsiglia, nel quartiere popolare crollano i palazzi: Simona, 30 anni, sotto le macerie, si era trasferita per un master

Simona Carpignano, 30 anni, morta sotto le macerie a Marsiglia

Due vittime accertate, otto dispersi, e due feriti. Ieri sera a Marsiglia, in Francia, due palazzi sono venuti giù, seppellendo le vite di chi si trovava in casa al momento del crollo. Sotto le macerie a Rue D’Aubagne, nel quartiere popolare di Noailles, c’è anche un’italiana, Simona Caprignano, 30 anni e di Taranto. Laureata in Lingue all’Università del Salento, Simona s’era trasferita a Marsiglia circa sei mesi fa. Per conseguire un master in economia sociale. E a Rue D’Aubagne, in una palazzina di sei piani, aveva trovato una sistemazione. Un piccolo appartamento al terzo piano. I genitori di Simona sono già in Francia, da dove rimbalzano notizie confuse. Un coordinamento marsigliese di collettivi contro l’emarginazione sulla pagina Facebook ha annunciato, intorno alla mezza, che i corpi di Fabien e della sua vicina, Simona, sono stati trovati tra le macerie del palazzo di rue d’Aubagne dove vivevano». Ma i vigili del fuoco non confermano. Scavano. Scavano per sperare di trovare qualcuno ancora vivo. Per ora sono stati recuperati solo due cadaveri. Quello di un uomo è il primo corpo ad essere stato estratto, mezz’ora fa (intorno all’una) è stato recuperato il corpo di una donna di cui ancora non sono state rese note le generalità.

La tragedia si è consumata ieri mattina intorno alle nove. Due persone sono vive per miracolo. Stavano passando nei pressi dei palazzi crollati quando è venuto tutto giù. Hanno riportato ferite lievi. A sbriciolarsi come polistirolo due palazzi: uno era stato dichiarato inagibile per pericolo crolli una decina di giorni fa e per questo era stato chiuso; l’altro, invece, era abitato da una decina di famiglie. I vigili del fuoco hanno dovuto abbattere anche una terza palazzina adiacente per il timore che venisse giù. E poi hanno cominciato le operazioni di scavo. E di ricerca. La ricerca di qualche sopravvissuto. Anche se le speranze di trovare qualcuno ancora vivo sono ridotte al lumicino. Quasi cento persone sono impiegate nelle attività, con tanto di droni e unità cinofile. «E’ una corsa contro il tempo – ha dichiarato il minisitro responsabile per la Casa, Julien Denormandie».

Un’inchiesta è in corso per determinare le cause del dramma, secondo il comune potrebbe essere legato alle «forti piogge che si sono abbattute negli ultimi giorni». Ma l’opposizione punta il dito contro il degrado abitativo in centro città. Nonostante la posizione centralissima, a due passi dal Vieux-Port, il quartiere di Noailles, dove sono crollati i palazzi, è tra i più popolari della metropoli, con sacche di emarginazione, disagio e povertà. «Dietro la cartolina idilliaca misuriamo una volta di troppo i fallimenti della politica abitativa del centro-città», ha attaccato la senatrice socialista Samia Ghali. «Crollano le case dei poveri, e non è una coincidenza», gli fa eco il leader della France Insoumise, Jean-Luc Me’lenchon, giunto sul posto. (Seguono aggiornamenti)

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martedì, 6 Novembre 2018 - 13:50
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