Stese di camorra nella zona di Napoli Est Grillini dal prefetto: «Intervenga Salvini»

La prefettura

Ponticelli, Mercato, San Giovanni a Teduccio, Rione Villa e Forcella. E’ questa la mappa della criminalità a Napoli. Quartieri dove ogni giorno – forse è meglio dire ogni notte – si verificano agguati, ferimenti e stese di camorra. Bande di balordi circolano in scooter, raggiungono il luogo prestabilito, ed esplodono in aria colpi di pistola. C’è una sola strategia: mettere paura ai clan rivali e manifestare il proprio controllo del territorio.
Sono oltre 40 le stese di camorra dall’inizio del 2018, la metà solo nella zona di Napoli Est dove è in corso da tanto tempo una faida di camorra tra gruppi rivali. I cittadini sono più volte scesi in strada – anche di recente – per dire ‘basta’ alla violenza, ma a quanto pare i criminali non smettono di sparare. In alcuni quartieri è anche pericoloso rimanere affacciati al balcone, è di pochi giorni fa il ferimento di una donna a Forcella colpita da un proiettile vagante. Questa mattina a Napoli i senatori del Movimento 5 Stelle Franco Ortolani, Vincenzo Presutto e la deputata sempre del Movimento 5 Stelle Valeria De Lorenzo hanno incontrato il prefetto di Napoli Carmela Pagano. Un incontro in cui hanno chiesto maggiore attenzione per un fenomeno fuori controllo e soprattutto hanno chiesto l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Salvini intervenga a Napoli. Occorrono delle misure adatte ad arginare la microcriminalita’ in citta’, per questo abbiamo avuto un incontro con il Prefetto Carmela Pagano per discutere della sicurezza soprattutto nelle aree periferiche della città», hanno detto i grillini. Secondo quanto riferisce  una nota il prefetto Pagano «ha invitato i parlamentari a esporre le loro idee e ha assicurato un intervento massiccio, non solo di polizia, sul territorio grazie all’interesse del ministero dell’Interno». «Chiediamo – sottolineano i parlamentari – che vengano presi, in tempi rapidi, delle misure per risolvere e contenere questo problema, che non è legato solo alla sicurezza, ma che riguarda diversi ambiti, quello culturale, sociale ed economico».

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martedì, 18 Settembre 2018 - 16:54
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